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Dall’Anac il questionario ai RPT per migliorare la trasparenza del PNRR


Obiettivo ANAC: acquisire informazioni sui loro rapporti con le strutture dedicate agli interventi del PNRR all’interno delle singole amministrazioni.


L’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, ha realizzato un questionario rivolto ai Responsabili per la prevenzione della corruzione e trasparenza (Rpct). L’obiettivo è acquisire informazioni sui loro rapporti con le strutture dedicate agli interventi del PNRR all’interno della singola amministrazione. Individuando le modalità per coordinare le misure di prevenzione della corruzione e di trasparenza.

Anac intende supportare le Amministrazioni pubbliche nell’attuazione del PNRR, “favorendo la semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti a carico degli enti, sia a livello centrale che locale”. L’indagine, avviata su un campione significativo di Rpct di amministrazioni direttamente interessate dalla gestione dei fondi (Ministeri, Regioni, Città metropolitane, ed individuate Province e Comuni), terminerà il 14 aprile 2022, data entro la quale andrà compilato il questionario.


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Anac: il questionario

Il questionario, sostanzialmente, chiede ai Responsabili per la prevenzione della corruzione e trasparenza se presso la propria amministrazione sia stata già individuata la struttura che si dovrà occupare della gestione, del monitoraggio, della rendicontazione e del controllo degli interventi previsti dal PNRR. In caso di risposta affermativa, il passaggio successivo dovrà essere la previsione di un coordinamento tra Rpct e tale struttura.

Come ricorda Anac, infatti, il decreto 77/2021 (Decreto Semplificazioni) stabilisce che “ogni amministrazione centrale, titolare di interventi previsti nel PNRR per il controllo e l’anticorruzione, individui tra le strutture esistenti quella dirigenziale di riferimento”. Oppure, prenda la decisione di istituire un’apposita unità di missione fino al completamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Supporto alle amministrazioni

A tal proposito, il Presidente di Anac, Giuseppe Busia, ha firmato una nota in cui viene ricordato che “il quadro operativo per l’attuazione del PNRR si innesta su un sistema amministrativo di prevenzione della corruzione delineato con la Legge Severino”. Ecco, dunque, la necessità di “un efficace coordinamento che possa garantire il migliore perseguimento degli obiettivi di prevenzione”. Busia spiega che “l’Autorità, in un’ottica collaborativa, intende supportare le Amministrazioni di livello centrale e locale attraverso la promozione della semplificazione e della razionalizzazione degli adempimenti a loro carico”.

Per rendere efficiente ogni sistema di prevenzione della corruzione, le condizioni fondamentali sono “la trasparenza e sinergia dei processi e delle funzioni amministrative”. Senza tali elementi, “vi è il concreto rischio di depotenziare qualsiasi strumento di controllo, privandolo di effettività”.

Le strutture dirigenziali

Nella nota, il Presidente Busia punta ancora sull’individuazione delle strutture dirigenziali di riferimento, come indicato dal decreto 77/2021. È espressamente previsto che dette strutture, siano deputate a “controllo, audit, anticorruzione e trasparenza”. Ma non solo: l’articolo 9 del decreto attribuisce, inoltre, alle singole Amministrazioni centrali o degli enti territoriali la realizzazione degli interventi previsti dal PNRR. Ponendo loro alcuni obblighi di tracciabilità e documentazione. Tutto ciò in via diretta o mediante alcuni altri soggetti.

A tal proposito, la Ragioneria Generale dello Stato (circolare n. 9 del 10 febbraio 2022) ricorda che le amministrazioni devono individuare, all’interno del proprio sito web, una sezione denominata “Attuazione Misure PNRR”. Il fine è pubblicare “gli atti normativi adottati e gli atti amministrativi emanati per l’attuazione delle misure di competenza”.


Fonte: teknoring