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Rincari: Anac chiede di aggiornare anche i prezzi di servizi e forniture


Presidente Busia: ‘occorre tenere conto dei costi reali o rischiamo di vanificare lo sforzo del PNRR’.


I rincari non riguardano soltanto le materie prime ma anche i servizi e le forniture. Per questo l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha chiesto al Governo e al Parlamento un intervento normativo urgente. Con una nota firmata dal Presidente Giuseppe Busia e inviata ai Ministri delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, e dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e al Presidente della Commissione Bilancio del Senato Daniele Pesco, Anac chiede di intervenire sulla revisione dei prezzi negli appalti per far fronte agli esorbitanti incrementi delle materie prime nei contratti in corso di esecuzione riguardanti servizi e forniture.

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In particolare, l’Autorità propone che l’intervento normativo di adeguamento prezzi venga inserito nella conversione del Decreto Sostegni-ter, prevedendo espressamente all’articolo 29 un meccanismo di compensazione. 

In sostanza, si chiede che la compensazione dei prezzi avvenga non soltanto per i lavori pubblici, ma anche per servizi e forniture. Dal canto suo, l’Anac sta aggiornando il bando tipo digitale per tutte le stazioni appaltanti prevedendo l’obbligo di inserimento nei bandi di gara delle clausole di revisione dei prezzi, come previsto dal recente articolo 29 del Decreto Sostegni-ter. 

Anac ha effettuato anche la verifica dei prezzi standard della Guida operativa (espressamente richiamati come riferimento per la revisione dei prezzi), che non risultano indicizzati, alcuni dei quali non sono aggiornati da anni. Ciò a vantaggio delle Stazioni appaltanti, applicando un’opportuna indicizzazione basata su dati Istat.


Busia: ‘tenere conto dei costi reali o rischiamo di vanificare il PNRR’

“L’obiettivo dell’Autorità – dichiara il Presidente Busia – è quello di stabilire meccanismi che consentano di riguadagnare un equilibrio contrattuale, adeguando un aumento dei valori negli appalti per tenere conto dei costi reali.

Se non lo si fa: o le gare vanno deserte, o partecipa solo chi poi chiederà varianti con aumento dei prezzi, oppure la prestazione non viene adempiuta”. 
 “In questo momento non dobbiamo guardare al risparmio immediato, ma riconoscere che bisogna avere clausole di adeguamento dei prezzi che tengano conto dei costi reali, indicizzando i valori inseriti nel bando di gara. 

Altrimenti rischiamo di vanificare lo sforzo del PNRR, perché le gare di appalto andranno deserte, o favoriranno i ‘furbetti’ che punteranno subito dopo l’aggiudicazione a varianti per l’aumento dei prezzi. “Molto meglio stabilire dei meccanismi trasparenti e sicuri di indicizzazione, così da favorire un’autentica libera concorrenza e apertura al mercato plurale, e serietà in chi si aggiudica l’appalto. Risulta quindi imprescindibile l’individuazione normativa della percentuale di scostamento, oltre che delle modalità operative e dei limiti della compensazione” - conclude Busia.

Fonte: edilportale