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Condono edilizio: Salvini e la sanatoria per i piccoli abusi


Il Ministro delle Infrastrutture lancia la sua idea per fare cassa e scatena la polemica politica.


Un nuovo condono edilizio per sanare le centinaia di migliaia di irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche diffuse che stanno intasando gli uffici tecnici dei Comuni.

Di questo condono edilizio “lo Stato potrebbe beneficiare economicamente mentre i cittadini potrebbero tornare ad avere la piena disponibilità dei propri beni”. “Penso che sia un ragionamento sul quale bisogna andare con coraggio fino in fondo”.

È la proposta lanciata sabato al congresso di Confedilizia a Piacenza dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che si è ripreso la scena in una fase delicata nella quale il Governo, e soprattutto il Ministro dell’economia e finanze, il leghista Giancarlo Giorgetti, sono a caccia di risorse in vista della Legge di Bilancio 2024.


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Salvini ha fatto riferimento alle “centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie, urbanistiche che intasano gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia”. Detta così sembra che l’idea sia quella di concedere la sanatoria a domande di condono edilizio già presentate e giacenti presso i Comuni.

Secondo il Ministro quindi, dando rapidamente riscontro positivo a queste istanze, lo Stato incasserebbe. Non ha però specificato quali sarebbero le piccole irregolarità architettoniche, edilizie, urbanistiche sanabili nè, di conseguenza, quantificato il potenziale introito per le casse pubbliche.

Ma la proposta, nonostante la mancanza di dettagli, ha suscitato le reazioni delle opposizioni: per Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, “la proposta di Salvini è criminogena perché, come è sempre accaduto quando si sono annunciati condoni edilizi, causerà una forte ripresa dell’abusivismo edilizio”.

La leghista Elena Murelli ha difeso Salvini sottolineando che il ministro non ha parlato di condoni di intere case abusive, bensì di sanatorie di abusi parziali.

Il capogruppo del Pd in Senato, Francesco Boccia, ha definito le parole di Salvini “un’altra strizzata d’occhio ai furbi di un governo disperato che non sa dove trovare risorse per la manovra.  Ci piacerebbe sapere se Giorgia Meloni e il ministro Giorgetti concordano con la linea ‘condonista’ del loro ministro leghista ai Trasporti”.

Condono edilizio, la proposta della Regione Lombardia.

Alle reazioni, ieri Salvini ha risposto: “oggi Pd e 5stelle non hanno perso tempo ad attaccare e inveire contro la proposta… Peccato che, nel maggio dello scorso anno, non hanno esitato a votare compatti con il centrodestra in Regione Lombardia per chiedere al governo nazionale di intervenire in questa direzione. Bene così, un ulteriore segnale che certifica la ragionevolezza e il buonsenso di una soluzione a favore dei cittadini”.

A cosa si riferisce Salvini?

Nel maggio 2022 in Lombardia, Pd e 5Stelle, insieme con la maggioranza di centrodestra, hanno approvato la ‘Proposta di legge al Parlamento ‘Disposizioni per l’ampliamento delle tolleranze costruttive.

Modifiche al DPR 6 giugno 2001, n. 380 (Testo Unico Edilizia)’.
 
La proposta prevedeva di ricomprendere nelle tolleranze costruttive le difformità che non rientrano tra le variazioni essenziali, al fine di consentire ai cittadini lombardi di accedere più facilmente al superbonus 110% per lavori di miglioramento energetico e sismico.
 
Quella che si proponeva era una estensione ulteriore della norma introdotta dal DL Semplificazioni del 2020 che ha definito tolleranze costruttive (quindi 'perdonabili' ai fini del superbonus) le piccole differenze - entro il 2% - rispetto alle misure previste nel titolo abilitativo, le irregolarità geometriche e le modifiche di minima entità alle finiture.
 
Dopo due anni, la Lombardia proponeva di considerare tolleranze costruttive anche le opere e gli interventi che non si configurano come variazione essenziale, nonché le difformità ininfluenti sugli elementi sostanziali dell’unità immobiliare o comunque dell’organismo edilizio oggetto dell’intervento, a condizione che siano conformi alle prescrizioni urbanistico-edilizie e siano realizzate nel rispetto della normativa in materia di vincoli paesaggistici, idrogeologici, sismici, ambientali e di tutela del patrimonio storico, artistico e archeologico. Il testo è approdato alla Camera dei deputati a giugno 2022 ma non ha mai iniziato l'iter.
 
Al di là delle accuse di incoerenza, il riferimento alla proposta della Lombardia ci dà un'idea di quello che il Ministro Salvini forse intende per ‘piccole irregolarità architettoniche, edilizie, urbanistiche’. 
 
E ancora, quella proposta della Regione Lombardia chiedeva di modificare il DPR 380/2001, il Testo Unico Edilizia che proprio il Ministero delle Infrastrutture sta riscrivendo, con la collaborazione dei tecnici, come lo stesso Ministro Salvini ricordava a giugno.
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fonte: edilportale