Computa & Compara Interviste News

Progettazione 2022: pubblicati bandi PNRR per oltre 4,8 miliardi di euro


Centro Studi CNI: tra il superbonus 110% e tutte le altre misure, il PNRR ha dato un forte impulso al lavoro dei progettisti.


Nel 2022 il valore dei bandi PNRR ha superato i 4,8 miliardi di euro, ben 3,5 miliardi in più rispetto al 2021. Tra il superbonus 110% e tutte le altre misure destinatarie di ingenti risorse, i bandi PNRR hanno dato un forte impulso al mercato della progettazione. 

È quanto emerge dal Rapporto diffuso dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI).

Oltre al raddoppio degli importi per i servizi di ingegneria senza esecuzione, una spinta determinante è arrivata dai servizi di ingegneria e architettura con esecuzione (appalti integrati, concessioni, project financing e altro) per i quali il Centro studi ha osservato, rispetto al 2021, un incremento di circa 1,3 miliardi di euro negli importi a base d’asta destinati ai servizi di ingegneria.

Si è così passati da 327 milioni di euro a 1,528 miliardi di euro (sono esclusi gli importi per l’esecuzione dei lavori).

Questa impennata degli importi - fa notare il CNI - segna la riaffermazione dell’appalto integrato, istituto che negli ultimi anni ha avuto una vita alquanto travagliata: fortemente limitato dalle norme introdotte nel 2016, è tornato ad essere utilizzato con l’entrata in vigore del Decreto Sblocca Cantieri prima e con il Decreto Semplificazioni bis poi, per trovare un maggior riconoscimento quale strumento principale per l’attuazione del PNRR.

Kukua Design

Bandi PNRR, nel 2022 oltre 4,8 miliardi di euro per la progettazione

“I dati che emergono dal rapporto – afferma Giuseppe Margiotta, Presidente del Centro Studi CNI – in prima battuta non possono che suscitare una certa soddisfazione.

Attestano, infatti, l’ottimo stato di salute del mercato dei servizi di ingegneria e architettura. Certamente l’effetto espansivo sul sistema delle gare pubbliche è stato determinato dai bandi PNRR”.

“Al tempo stesso, un forte peso l’hanno avuto i bonus edilizi che hanno aperto notevolmente il mercato privato.

Queste circostanze, secondo il nostro studio, hanno fortemente condizionato l’orientamento dei liberi professionisti che hanno preferito orientarsi verso i clienti privati, a scapito degli appalti pubblici, settore nei quali, grazie anche al ricorso all’appalto integrato, le società di ingegneria godono di un indubbio vantaggio competitivo.

Questa dinamica a lungo termine potrebbe determinare qualche problema, soprattutto quando la domanda di servizi di ingegneria da parte della clientela privata dovesse calare”.

“Naturalmente non possiamo che guardare in maniera positiva i dati relativi ai servizi di ingegneria e architettura che emergono dal rapporto del nostro Centro Studi – commenta Domenico Condelli, Consigliere CNI -.

Il fatto che si sia registrato un incremento superiore all’80% rispetto al 2021 la dice lunga sull’attività frenetica attualmente in atto.

Tuttavia, va sottolineato che gran parte delle risorse impiegate proviene da bandi PNRR ed è caratterizzato da un ricorso massiccio all’appalto integrato nell’ultimo bimestre. Il che mette seriamente in discussione la centralità del progetto”.

“Inoltre, circa il 90% dei servizi senza esecuzione dei lavori è appannaggio delle società di ingegneria, con appena il 10% per liberi professionisti e raggruppamenti temporanei. Questo attesta un radicale cambiamento in atto anche all’interno del mercato dei Sia con una riduzione drastica del peso dei liberi professionisti nelle gare bandite dalla P.A. a favore delle aggregazioni societarie”.

Limitando l’osservazione alle gare per servizi di ingegneria “tipici” (escludendo dunque accordi quadro, bandi con esecuzione dei lavori, concorsi di idee e progettazione, bandi per servizi ICT), è aumentato notevolmente l’importo complessivo a base d’asta loro destinato: si sfiora 1,5 miliardi di euro (massimo storico registrato finora) contro gli 806 milioni rilevati nel 2021.

Gli effetti dei bandi PNRR si misurano anche osservando gli orientamenti dei professionisti che fanno registrare un cambio delle dinamiche di approccio alle gare per i servizi di ingegneria e architettura.

Attratti dalle numerose opportunità di lavoro professionale provenienti da clienti privati, hanno in parte distolto l’attenzione dagli appalti pubblici, su cui al contrario si sono concentrate le società di ingegneria, anche in virtù della maggior organizzazione e possibilità di gestire commesse particolarmente impegnative.


fonte: edilportale