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Contratti pubblici: aggiornati i bandi per i SIA a cura della Rpt


Il gruppo di lavoro “Lavori Pubblici” della Rete Professioni Tecniche ha ultimato l’aggiornamento di tutti i bandi tipo per l’affidamento dei Servizi d’Ingegneria e Architettura (SIA) e dei concorsi.


Il gruppo di lavoro “Lavori Pubblici” della Rete Professioni Tecniche, coordinato dall’Ing. Michele Lapenna, ha ultimato l’aggiornamento di tutti i bandi tipo per l’affidamento dei Servizi d’Ingegneria e Architettura (SIA) e dei concorsi. I documenti sono disponibili sul sito del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

Aggiornamento dei bandi SIA

Il Codice dei Contratti Pubblici all’articolo 23, comma 14 e 15, regola la progettazione di servizi e forniture. In particolare, il comma 14 stabilisce che la progettazione di servizi e forniture è articolata, di regola, in un unico livello ed è predisposta dalle stazioni appaltanti, mediante propri dipendenti in servizio, mentre il comma 15 elenca gli elaborati di cui deve essere costituito il servizio stesso, che ai sensi della norma sono:

a) la relazione tecnico-illustrativa del contesto in cui è inserito il servizio;

b) il calcolo degli importi per l’acquisizione del servizio (importo a base d’asta);

c) il prospetto economico degli oneri complessivi necessari per l’acquisizione del servizio (importo a base d’asta maggiorato degli oneri previdenziali e dell’IVA);

d) il capitolato speciale descrittivo e prestazionale (disciplinare/contratto) tecnico-economiche che il servizio deve contenere, considerando, in particolare, le professionalità necessarie, le singole prestazioni professionali, gli eventuali servizi accessori e i tempi di fornitura del servizio.

Secondo gli esperti, le problematiche che si riscontrano nel mercato dei SIA sono legate sicuramente all’incapacità del committente di formulare richieste chiare e onnicomprensive, ma anche alla mancanza nei professionisti e negli operatori del mercato di una cultura aziendale sufficientemente sviluppata per valutare i costi di produzione del loro servizio e i rischi e le responsabilità.

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Bandi tipo, un lavoro di lungo corso

La predisposizione dei bandi tipo per l’affidamento dei Servizi d’Ingegneria e Architettura era già stata curata dall’Ing. Michele Lapenna, in seguito al Decreto Legge n. 76 del 16 luglio 2020 (cd. Semplificazioni), convertito con modificazione nella Legge n. 120 dell’11 settembre 2020, che aveva ulteriormente modificato il Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016), dopo il Decreto Correttivo e al Decreto Sblocca Cantieri.

Le modifiche apportate al Codice dal Decreto Semplificazioni investono tutte le procedure di affidamento di lavori, servizi, forniture nonché di servizi tecnici per l’ingegneria e l’architettura la cui determina di indizione o determina a contrarre sia adottata entro il 31 dicembre 2021. In particolare, le modifiche legislative al Codice hanno determinato una vera e propria inversione di tendenza nel mercato dei SIA, che dal 2017 al 2020 ha visto una riduzione notevole dell’utilizzo di gare di progettazione ed esecuzione. 

Gli appalti integrati, infatti, hanno mantenuto quote di mercato intorno al 7/8% nel quadriennio 2017 – 2020. Il decreto Sblocca Cantieri aveva sospeso a titolo sperimentale, sino al 31 dicembre 2020, la limitazione al ricorso all’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione dei lavori, ad esclusione dei casi di affidamento a contraente generale, finanza di progetto, affidamento in concessione, partenariato pubblico e privato, contratto di disponibilità, locazione finanziaria, nonché delle opere di urbanizzazione a scomputo. Il decreto Semplificazioni ha prorogato la sospensione sperimentale a tutto il 31 dicembre 2021.

Resta comunque vigente l’articolo 59, comma 1-bis, del Codice che prevede la possibilità dell’utilizzo dell’appalto integrato sulla base del progetto definitivo fornito dall’amministrazione aggiudicatrice, nel caso in cui l’elemento tecnologico o innovativo delle opere oggetto dell’appalto sia nettamente prevalente rispetto all’importo complessivo dei lavori. Inoltre, al fine di garantire l’autonomia del progettista rispetto all’esecutore, il comma 1-quater prevede, in caso di appalto integrato, il pagamento diretto al progettista.

SIA e ribassi, che fare?

Per quanto concerne l’esternalizzazione dei SIA e la ridefinizione del ruolo degli uffici tecnici della Pubblica Amministrazione, l’attuale quadro normativo presenta elementi molto positivi; difatti, il nuovo Codice non garantisce alcuna priorità all’attività progettuale svolta all’interno delle stazioni appaltanti, la quale è posta sullo stesso piano di quella esterna. 

Quanto sopra ha favorito un andamento molto positivo del mercato dei SIA che, nei primi quattro anni di applicazione del codice, ha visto quasi triplicare il valore degli importi a base di gara.
Per quanto riguarda la questione dei ribassi dall’analisi dei dati emerge che i ribassi medi continuano a rimanere elevati, intorno cioè al 35%. 

Il Decreto Semplificazioni con le procedure temporanee sia per il sotto soglia che il sopra soglia dovrebbe attenuare l’impatto negativo dei ribassi sul mercato dei SIA.
Il Consiglio Nazionale Ingegneri, unitamente alla Rete delle Professioni Tecniche si è fatto promotore di una proposta di innovazione normativa non solo sulla fase di affidamento di lavori, servizi e forniture ma anche sulla programmazione, la progettazione e il collaudo delle opere. La proposta è riassunta in dieci punti:
  • eliminare la Responsabilità Erariale dei RUP e la possibilità di incorrere nel reato di Abuso di Ufficio escluso dolo e colpa grave;
  • costituire e finanziare un apposito fondo di rotazione per la progettazione;
  • prevedere in assenza di fondo rotativo il finanziamento delle opere solo sulla base di criteri specifici di priorità;
  • rinviare l’entrata in vigore del Regolamento in attesa delle modifiche apportate dal Decreto;
  • semplificare la programmazione dei lavori sotto soglia;
  • semplificare i contenuti dei progetti sotto soglia;
  • affidare prioritariamente i SIA all’esterno delle stazioni appaltanti;
  • snellire le procedure per l’affidamento dei SIA;
  • accelerare l’approvazione dei progetti estendendo la verifica in capo ai RUP per i progetti di importo inferiore alla soglia di cui all’articolo 35;
  • snellire le procedure di collaudo per lavori di importo inferiore alla soglia comunitaria.

Fonte: teknoring