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Dall’Ance il report sulle nuove competenze nelle costruzioni


Indagine condotta su un campione costituito per il 47.2% da imprese con numero di dipendenti compreso tra 1 e 9 e operanti principalmente nelle costruzioni.


Il progetto europeo Construction Blueprint intende sostenere un approccio strategico per la cooperazione in tema di competenze e formazione nel settore delle costruzioni. L’Ance, insieme a Formedil, partecipa in qualità di partner. Ance e Formedil hanno diffuso un questionario (approvato dalla Commissione Europea e tradotto nelle lingue di tutti i Paesi UE) finalizzato a individuare le nuove competenze richieste a chi lavora o intende lavorare nelle costruzioni. Il questionario si propone di intercettare le rinnovate esigenze legate alla digitalizzazione, all’efficienza energetica e all’economia circolare. Intende inoltre individuare le tendenze del mercato e favorire l’incontro tra domanda e offerta.

L’indagine è stata condotta su un campione costituito per il 47.2% da imprese con un numero di dipendenti compreso tra 1 e 9 e operanti principalmente nel campo della costruzione di edifici. L’Ance ha raccolto 750 risposte, superando l’obiettivo fissato dal consorzio europeo.

Report Ance per Construction Blueprint, i dati salienti

Digitale

È emerso che l’utilizzo di strumenti digitali e software dipende da attività e dimensioni delle aziende. Il 57.2% delle imprese mostra un livello elevato o molto elevato di conoscenza delle attività digitali. Fanno eccezione le conoscenze sui social network, ancora insufficienti. Il 55.2% delle imprese dichiara di dover migliorare le proprie competenze nell’utilizzo di software CAD per 2D e nella produzione e aggiornamento di disegni 3D (AutoCAD, Sketch UP, Rhinoceros 3D, ecc.); il 40,6% nell’uso di applicazioni digitali business-specific; il 33.7% nella progettazione di un budget (utilizzando software dedicati, tra cui BIM). Il 18,3% ritiene di non aver bisogno di sviluppare alcuna nuova competenza digitale.

Efficienza energetica

Il 36,2% delle imprese intervistate ha dichiarato di non essere interessato al tema. Focus del lavoro delle aziende: l’isolamento (per il 52,2%), la tenuta all’aria (per il 26,9%), la ventilazione (per il 26,5%), le pompe di calore (per il 19,4%), il fotovoltaico (per il 19,3%) e la domotica intelligente (per il 14,3%). Il 3,7% delle imprese ha espresso interesse per l’energia eolica; il 5,2% per la biomassa; il 6,8% per l’ energia aerotermica; il 7,9% per i contatori intelligenti; l’8,5% per l’energia geotermica.

Economia circolare

Il 62,7% delle imprese ritiene di dover sviluppare competenze su economia circolare e riciclo dei rifiuti di costruzione e demolizione. Il 41% e il 50.5% hanno dichiarato di aver bisogno di sviluppare, rispettivamente, competenze per l’utilizzo di nuovi materiali e l’adozione di misure di prevenzione. Il 30,9% e il 28,9% hanno specificato che, rispettivamente, il completamento di un inventario dei rifiuti pericolosi e dei materiali recuperabili sono competenze richieste per i lavoratori. Solo il 16,8% ha ritenuto che queste competenze in materia di economia circolare non siano necessarie.


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Fonte: teknoring