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Superbonus: lavori in corso per 24 miliardi di euro, quasi 140mila cantieri


Enea pubblica il rapporto dei dati mensili sul Superbonus al 31 marzo. L’Europa pensa ad un mercato unico dei materiali da costruzione.


Aggiornato il contatore sul Superbonus 110%. Enea e il Mite hanno pubblicato il rapporto dei dati mensili sul Superbonus al 31 marzo. Avviati 139.029 cantieri per un totale degli investimenti ammessi a detrazione di oltre 24,2 miliardi di euro.


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La crisi delle imprese edili

Sembra paradossale ma, nel giorno in cui le imprese lanciano un grido di allarme causa rincaro delle materie prime, Enea pubblica i nuovi dati sui “cantieri superbonus” avviati. Ricordiamo che quasi il 30% delle aziende è al collasso per via del caro-prezzi. Materiali specifici, come ferro o calcestruzzo, sono schizzati alle stelle. A lanciare il grido d’allarme sono i rappresentanti di 800 aziende del settore delle costruzioni che si sono autoconvocati a Roma ed hanno lanciato un grido di allarme:“il Pnrr è a rischio, necessario  un concreto sostegno dal Governo”.

Aggiornato il contatore di Enea sul Superbonus

Proprio nel giorno delle proteste, con tempismo perfetto, sono stati pubblicati i dati aggiornati al 31 marzo 2022 sull’utilizzo del Superbonus 110%. Il nuovo report si compone di 22 tabelle, la prima comprende i dati nazionali, le successive una analisi più dettagliata per ciascuna Regione conclude l’indagine una tabella riepilogativa finale con i seguenti dati cumulativi:

  • numero delle asseverazioni caricate sul sito dedicato;
  • valore assoluto degli investimenti ammessi alla detrazione;
  • valori assoluti e percentuali dei lavori già completati.

Vengono inoltre specificati i dati per i lavori relativi a condomini, edifici unifamiliari, e unità immobiliari indipendenti.

I dati del contatore Superbonus

Nel complesso l’investimento medio è stato pari 542,1 mila euro per i condomini, 111,3 mila euro per gli edifici unifamiliari e 96,9 mila euro per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.

Al 31 marzo 2022 sono stati avviati 139.029 cantieri (numero di asseverazioni) sul Superbonus 110% per un totale degli investimenti ammessi a detrazione di oltre 24,2 miliardi di euro e un totale di investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione di 16,9 miliardi pari al 70,1% dei lavori realizzati. È quanto emerge dal contatore di Enea sul Superbonus 110%.

Ad usufruire della misura sono stati 21.775 condomini per un totale di investimenti pari a 11,80 miliardi di euro e un totale di lavori condominiali realizzati di 7,6 miliardi, il 64,7%.

Per quanto riguarda gli edifici unifamiliari si contano 72.980 asseverazioni per un totale di investimento di 8,12 miliardi e un totale di lavori realizzati pari a 6,05 mld vale a dire il 74,5% del totale.

Infine, 44.271 asseverazioni riguardano unità immobiliari funzionalmente indipendenti per un investimento complessivo di 4,29 miliardi e 3,28 miliardi di lavori realizzati pari al 76,6%.

Nel complesso l’investimento medio è stato pari 542,1 mila euro per i condomini, 111,3 mila euro per gli edifici unifamiliari e 96,9 mila euro per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.

Le prime reazioni ai dati aggiornati del contatore Superbonus

Alcune forze politiche hanno colto l’occasione della diramazione dei dati dell’Enea per rilasciare alcune dichiarazioni. In una nota i deputati del MoVimento 5 Stelle Riccardo Fraccaro, Patrizia Terzoni e Luca Sut hanno dichiarato “anche i dati Enea relativi al mese di marzo mostrano le importanti performance del Superbonus 110%.(…) Questo significa case più efficienti e risparmi in bolletta per tante famiglie, ma significa anche crescita economica nuovo posti di lavoro, ben 44.207 soltanto nel primo bimestre 2022. Per questa ragione chiediamo con insistenza al ministro dell’Economia Daniele Franco e al presidente del Consiglio Mario Draghi di intervenire subito per evitare che questo trend positivo subisca una pesante battuta d’arresto”.

Verso un mercato unico dei materiali da costruzione

La problematica dei materiali edili arriva anche in Europa. Se da un lato la recente guerra in Ucraina ha fatto salire le richieste di alloggi per i rifugiati, la crisi con la Russia ha fatto levitare i prezzi energetici, sommandosi al già consistente caro materiali. Per quanto riguarda il mercato delle costruzioni, la soluzione è sicuramente quella di puntare non solo ad una maggiore efficienza e qualità delle case ma anche della distribuzione delle merci.

Per questo motivo l’UE sta presentando una proposta di revisione del regolamento sui prodotti da costruzione (CPR) del 2011, avente un duplice obiettivo:

  • creare un mercato unico dei materiali edili funzionante e con regole precise;
  • investire nella transizione ecologica e digitale.
Pera raggiungere tali obiettivi il Construction Product Regulation (CPR) europeo deve necessariamente passare per la standardizzazione dei prodotti. Un passaggio difficile a causa dell’incapacità di comunicazione tra le varie nazioni. Basti pensare che dei 444 standard armonizzati per i materiali da costruzione, solo 12 sono state emanate dopo l’adozione de CPR. Come ha rilevato Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno: “un numero significativo di standard non copre completamente tutti i requisiti di base necessari per l’uso dei prodotti da costruzione nei lavori edili”.

La Commissione vorrebbe anche di creare una “zona armonizzata” dove gli Stati membri non seguiranno regole nazionali e stabilire una “divisione più chiara dei ruoli degli stati membri” attraverso un sistema di raccolta delle informazioni per prevenire le esigenze degli stati dell’Ue e mantenere intatto il mercato unico. Infine, l’impegno della Commissione, è  ridurre al minimo i costi e la burocrazia riducendo requisiti nazionali aggiuntivi e creando condizioni di parità per tutti i fabbricanti, in particolare le Pmi“.

Il report del Nomisma

Sempre per rimanere in tema di dati e statistiche, qualche giorno fa è intervenuto a fotografare la situazione,  il recente “110% monitor” frutto del lavoro di Nomisma.

Un primo dato rilevato è che l’adesione al Superbonus sta subendo un rallentamento nei primi due mesi del 2022. Il ritmo di crescita delle asseverazioni depositate che è stato il più basso degli ultimi 6 mesi. Parallelamente si sta riducendo la platea di famiglie interessate ad usufruire dell’incentivo.

Un’altra tendenza forte, evidenziata dal report 100% monitor, sta nella disparità economica. Infatti, fra le famiglie operative di cui sopra c’è una significativa prevalenza di quelle con un reddito familiare alto, che vivono in grandi città e possiedono una seconda casa.

On line il nuovo portale Enea

Da pochi giorni è online il sito per la trasmissione ad Enea dei dati degli interventi che accedono alle detrazioni fiscali Ecobonus e Bonus Casa terminati nel 2022.

A comunicare tale novità è proprio l’Enea che pubblica la notizie sul proprio sito internet informando che dal 1 aprile 2022 è operativo il nuovo portale dove trasmettere i dati sugli interventi di efficienza energetica con fine lavori nel 2022 che possono beneficiare delle detrazioni fiscali.

La novità di quest’anno è che si tratta di un portale unico per l’inserimento dei dati relativi sia all’Ecobonus 2022 per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica sia al Bonus Casa per i lavori che comportano risparmio energetico e/o utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.

La stessa Enea ricorda che il termine dei 90 giorni, per gli interventi con data di fine lavori compresa tra il 1 gennaio 2022 e il 31 marzo 2022, decorrerà dal 1° aprile 2022.

Viene inoltre riepilogato che all’ENEA devono essere inviati:

  • attraverso la sezione Ecobonus:
    • i dati degli interventi di riqualificazioni energetica del patrimonio edilizio esistente (incentivi del 50%, 65%, 70%, 75%, 80%, 85%)
    • i dati degli interventi di bonus facciate quando comportano la riduzione della trasmittanza termica dell’involucro opaco (detrazione del 90% per le spese sostenute fino al 31/12/2021, del 60% per le spese sostenute dal 01/01/2022);
  • attraverso la sezione Bonus Casa: i dati degli interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili che usufruiscono delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie.

Si accede al servizio online solo dietro autenticazione tramite Spid o Cie (Carta d’Identità Elettronica).

Enea ha inoltre attivato già da tempo il servizio online Virgilio: un assistente virtuale che sfrutta le potenzialità dell’intelligenza artificiale per rispondere in tempo reale ai quesiti sulle detrazioni fiscali relative agli interventi di efficienza energetica negli edifici.

Il report Enea dei dati aggiornati al 31 marzo 2022 relativi al Superbonus, è disponibile qui di seguito in free download.


Fonte: teknoring