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Bonus edilizi, rinnovabili, appalti, ANCE: cosa aspettarsi dal 26 settembre


Le proposte di Forza Italia, Lega, PD e M5S su incentivi, transizione energetica e lavori pubblici. Il manifesto di Ance per le costruzioni.


Regole certe, semplici e stabili per il mondo delle costruzioni.

La richiesta arriva dagli addetti ai lavori ed è indirizzata ai candidati alle imminenti elezioni politiche.

L’attenzione al tema di bonus edilizi, riqualificazione urbana e rinnovabili è presente nei programmi elettorali dei diversi schieramenti.

L’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) ha svolto intanto una serie di interlocuzioni con alcuni dei candidati e messo a punto un manifesto che mette in luce la necessità di elaborare una politica industriale per le costruzioni.


Edilizia e ambiente, i programmi elettorali

Il centrodestra punta su parole chiave in grado di far percepire l’attenzione al tema dei bonus fiscali.

Il programma di Forza Italia, ad esempio, propone la razionalizzazione e semplificazione delle norme sugli incentivi edilizi, sull’efficientamento energetico e sul sismabonus, la Lega promette la stabilizzazione degli ecobonus per la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare privato, mentre Noi Moderati punta a ricondurre i bonus edilizi alle logiche di mercato.

Anche la coalizione di centrosinistra ha presentato programmi attenti alle rinnovabili e alla sostenibilità. 

Il PD, però, non cita espressamente i bonus edilizi come li conosciamo, ma propone di creare un sistema di incentivi per consentire la transizione ecologica e digitale, e l'approvazione di una legge quadro sul clima. 

Si può quindi ipotizzare che anche questo schieramento preveda la proroga e la revisione dei bonus fiscali per l'efficientamento energetico degli edifici, ma forse con una logica di ampio respiro.

Il Movimento 5 Stelle promette di rendere strutturali il Superbonus e gli altri bonus edilizi, ma anche di creare un nuovo Superbonus per la riqualificazione energetica delle imprese.

Un punto prevedibile, visto che il M5S rivendica la paternità del Superbonus e delle iniziative normative per migliorare il meccanismo della cessione del credito.

L’estensione alle imprese sarebbe il tassello mancante, che includerebbe un gran numero di beneficiari. Sarà d’obbligo poi ragionare sulle coperture.

In tutti gli schieramenti, è inoltre presente la sburocratizzazione delle procedure per l’installazione degli impianti per la produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili.


Edilizia, l’incontro di Ance con alcuni candidati

Nei giorni scorsi, Ance ha organizzato una serie di incontri con alcuni dei candidati alle prossime elezioni.

Giuseppe Conte, candidato del M5S, ha sottolineato la necessità di una politica industriale che faccia crescere il Paese anche quando termineranno i fondi del PNRR.

Antonio Tajani, coordinatore nazionale di FI, ha letto una lettera di Silvio Berlusconi, che ha rimarcato l’urgenza di interventi immediati per evitare di far saltare i cantieri del PNRR e fallire molte imprese: contenimento dei costi dell’energia, revisione dei prezzi, riordino del Superbonus e semplificazione del Codice Appalti.

Il segretario del PD, Enrico Letta, ha trattato i temi del Codice appalti, rigenerazione urbana, bonus edilizi e lavoro.

Durante gli incontri è emersa l’esigenza di coinvolgere le categorie produttive nella stesura del nuovo Codice Appalti, di accelerare i pagamenti alle imprese per far fronte al caro materiali ed energia e di dare stabilità alle norme per dare continuità agli investimenti di imprese e famiglie.

Costruzioni, il manifesto dell’Ance

Ance ha elaborato un manifesto che mette in evidenza come il settore delle costruzioni rappresenti il 9,6% del Pil e che 1 miliardo di euro investito nelle costruzioni genera effetti per 3,5 miliardi di euro, creando 15.500 posti di lavoro.

Il manifesto propone soluzioni per uscire dall’emergenza senza fermare la ripresa.

Tra queste lo sblocco immediato dei crediti per i lavori già contrattualizzati e i pagamenti alle imprese, che oggi devono attendere dai 6 ai 18 mesi per incassare dalla PA le somme riconosciute per il caro materiali.
Un altro punto, che Ance considera imperativo, è il rinnovamento delle città, con una legge sulla rigenerazione urbana, incentivi strutturali per il riuso e il recupero del patrimonio edilizio esistente e un nuovo Catasto che premi gli immobili più performanti sotto il profilo energetico e della sicurezza sismica.

Nell’ambito del Codice Appalti, Ance chiede un regolamento ad-hoc per i lavori pubblici e sistemi in grado di garantire la concorrenza anche negli affidamenti senza gara.

Resta ora solo da attendere per capire in che modalità gli obiettivi si tradurranno in pratica.



fonte: edilportale