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Caro bollette: i consigli per risparmiare in estate


Contro il caro bollette è necessario valutare, nel caso, anche l’acquisto e il nuovo posizionamento dei condizionatori, nonché l’uso di pannelli solari.


Estate  e caro bollette. Le temperature si alzano, comportando un tendenziale e quasi parallelo aumento dei consumi di energia (e dei costi in bolletta).

Teniamo sempre più accesa l’aria condizionata in casa e negli uffici, facciamo più docce e più lavatrici: in generale, l’accesso e il mantenimento di determinati confort – a partire dalla casa e l’igiene personale – hanno un prezzo, che può essere contenuto se si mettono in pratica determinati accorgimenti.

A tal proposito, con l’arrivo della stagione calda, l’ENEA ha stilato un vademecum di consigli mirati a dei consumi estivi “intelligenti”, per risparmiare sulle bollette, salvaguardare l’ambiente e contribuire a ridurre la dipendenza dal gas metano.

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Aria condizionata: come ridurre del 50% il consumo di energia

Per utilizzare in modo ottimale gli impianti di climatizzazione senza rinunciare al comfort nella stagione estiva, ENEA ha fornito alcune indicazioni pratiche e comportamentali che, unite all’uso di modelli ad alta efficienza e di pannelli solari per produrre acqua calda sanitaria, consentirebbero di risparmiare a livello nazionale fino a 1,8 miliardi di metri cubi (m3) di gas metano all’anno, circa il 2,5% del consumo italiano nel 2021 (76 miliardi di m3).

Inoltre, come ha spiegato Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano, nella climatizzazione estiva, per ottenere bollette più leggere basterebbe:
  • aumentare di due gradi il settaggio della temperatura interna, portando il termostato da 26 a 28°C;
  • chiudere le persiane quando non si è in casa;
  • schermare le finestre esposte a sud e a est.
“Con questi due accorgimenti si potrà ridurre fino al 50% circa il consumo di energia elettrica per la climatizzazione estiva – viene specificato dall’Ente di Energia Nazionale – risparmio variabile in funzione dell’esposizione alla radiazione solare dell’abitazione”.

I consigli ‘summer edition’ contro il caro bollette

Oltre le considerazioni sui condizionatori, l’ENEA ha fornito un dettaglio delle azioni possibili in ambito residenziale, in grado di fare la differenza nell’ottimizzazione delle risorse e nei consumi di energia.

Per esempio, sostituire un vecchio condizionatore in classe D (consumo da etichetta 243 kWh) con un nuovo modello in classe A+++ (consumo da etichetta 103 kWh) può far risparmiare 140 kWh elettrici, pari a circa il 60%.

Ma non solo, l’Ente consiglia anche di:

  •  Fare attenzione alla classe energetica del climatizzatore, la scelta del modello rappresenta un requisito chiave per diminuire i consumi ed evitare brutte sorprese in bolletta;
  •  Non raffreddare troppo l’ambiente e tenere conto dell’umidità, La normativa prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna non debba scendere sotto i 24-26°C ma, il più delle volte, due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti. Inoltre, per scongiurare la sensazione di caldo opprimente, spesso può bastare l’attivazione della funzione “deumidificazione”, in quanto l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura ben più elevata di quella reale;
Chiudere le persiane durante le ore più calde, chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o comunque schermare i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione e, conseguentemente, l’energia richiesta dai climatizzatori;
  •  Scegliere la tecnologia inverter, un condizionatore con sistema di controllo inverter, la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente e questo permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizione;
Tenere conto della posizione, in fase di installazione, è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende infatti a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Occorre assolutamente evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca;
  •  Installare un climatizzatore per stanza, installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi l’intera abitazione è inutile: l’unico risultato sarà quello di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà l’unico ambiente ad essere raffrescato;

E ancora:

  • Non lasciare porte e finestre aperte, il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza di “nuova” aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare;
  • Coibentare i tubi del circuito refrigerante all’esterno dell’abitazione, così da evitare inutili dispersioni;
  • Usare il timer e la funzione ‘notte’, tenendo il climatizzatore in funzione per il solo periodo di tempo in cui se ne ha realmente bisogno (la funzione “notte” o “sleep” regola, nelle ore notturne, la temperatura ambiente in modo da rispondere alla variazione della temperatura corporea).

A questi si aggiungono poi tutta una serie di interventi suggeriti, come l’installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici, ma anche la richiesta di una diagnosi energetica dell’edificio, per permettere alle abitazioni di essere completamente indipendenti dalle forniture esterne di corrente elettrica e/o altri combustibili.

In tal senso, possono tornare utili le varie forme di incentivo. In particolare, per l’installazione di impianti solari termici è possibile accedere al Conto Termico 2.0, alle detrazioni fiscali del 50% (bonus casa) e del 65% (ecobonus).

La stessa cosa vale per l’installazione di pompe di calore, se destinate a sostituire il vecchio impianto termico, mentre per gli impianti fotovoltaici, l’incentivo da considerare è il bonus casa con detrazione al 50%.

fonte: teknoring