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Cosa cambia per i cantieri con il nuovo Protocollo di Intesa anticorruzione?


Cantieri: Il Protocollo sottoscritto da Mims e Anac prevede un accordo di vigilanza collaborativa per le Grandi Opere e i progetti speciali.


È stato sottoscritto dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), Enrico Giovannini, e il Presidente di Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), Giuseppe Busia, un nuovo Protocollo di Intesa anticorruzione che prevede un accordo di vigilanza collaborativa per le Grandi Opere e i progetti speciali.

Il documento dedica particolare attenzione alla gestione e realizzazione delle 102 opere commissariate, previste dal cosiddetto decreto ‘sblocca cantieri’ (n. 32/2019), affidate a 49 Commissari straordinari. Per tali interventi, infatti, i Commissari potranno usufruire della collaborazione dell’ANAC al fine di:

  • verificare la conformità degli atti di gara, la normativa di settore applicata agli interventi previsti;
  • individuare di clausole e condizioni idonee a prevenire tentativi di infiltrazione criminale;
  • monitorare lo svolgimento della procedura di gara.

Cosa prevede il nuovo protocollo di Intesa anticorruzione

“La velocità e le semplificazioni previste per la realizzazione di opere particolarmente complesse, come quelle commissariate, non può mai prescindere dal rispetto delle regole”, ha dichiarato il Ministro Giovannini, aggiungendo poi che: “Il protocollo firmato da Mims e Anac rappresenta uno strumento fondamentale per garantire la legalità, la correttezza dell’esecuzione delle gare, la sicurezza e il rispetto dei diritti dei lavoratori. I Commissari straordinari hanno un ruolo di grande responsabilità non solo per assicurare l’esecuzione degli interventi, ma anche per prevenire fenomeni criminali che possono cercare di inserirsi in modo fraudolento nelle diverse procedure”.

Per il raggiungimento degli obiettivi prefissi, dunque, il protocollo prevede che l’ANAC esegua una verifica preventiva su diversi documenti predisposti nelle varie fasi della gara d’appalto (dal momento in cui si inizia a contrarre – coincidente spesso col bando di gara o lettera di invito a presentare offerta nel caso di procedura negoziata – alla definizione e applicazione della disciplina di gara/capitolato/contratto, fino al provvedimento di nomina dei commissari e di costituzione della commissione giudicatrice).

La verifica poi si estenderà anche a:

  • elenchi dei partecipanti alla gara e degli eventuali subappaltatori;
  • provvedimenti di esclusione e di aggiudicazione;
  • verbali di gara di esclusione delle offerte anormalmente basse.
In caso di irregolarità, l’Anac avrà il compito di inviare un rilievo motivato al Commissario straordinario che potrà accoglierlo o assumere atti di sua competenza informando l’Autorità delle proprie motivazioni. 

Inoltre, con l’adesione al protocollo i Commissari straordinari si impegnano ad avvalersi della clausola risolutiva quando nei confronti dell’imprenditore o dei vertici dell’impresa sia stata disposta una misura cautelare o sia intervenuto un rinvio a giudizio per delitti di corruzione, concussione, traffico di influenze, turbata libertà degli incanti.

La vigilanza collaborativa estesa a tutte le opere infrastrutturali

Come stabilito dal nuovo Protocollo, ad ANAC e Ministero spetta di definire anche le modalità mediante le quali tutti i Commissari straordinari, nominati, possono ricorrere alla vigilanza collaborativa.

Ferme restando le speciali prerogative riconosciute dalla legge ai Commissari straordinari, la vigilanza collaborativa dell’Autorità sarà finalizzata a verificare la conformità degli atti di gara alla normativa di settore, all’individuazione di clausole e condizioni idonee a prevenire tentativi di infiltrazione criminale. Estendendo questo tipo di controllo a tutte le opere infrastrutturali.

Formano oggetto di verifica preventiva da parte dell’Autorità i seguenti documenti, ove adottati:

  • determina a contrarre o provvedimento equivalente;
  • bando di gara o lettera di invito o inviti a presentare offerta nel caso di procedura negoziata;
  • disciplinare di gara;
  • capitolato;
  • schema di contratto/convenzione;
  • provvedimento di nomina dei commissari e di costituzione della commissione giudicatrice;
  • unitamente agli elenchi dei partecipanti alla gara e degli eventuali subappaltatori e ausiliari;
  • provvedimenti di esclusione;
  • provvedimenti di aggiudicazione, proposta di aggiudicazione e aggiudicazione;
  • contratto o convenzione stipulata;
  • ogni altro atto, determinazione o documento predisposto dalla stazione appaltante nell’ambito della fase di aggiudicazione.

Formano altresì oggetto di vigilanza i verbali di gara e del subprocedimento di verifica e di esclusione delle offerte anormalmente basse, i quali vanno trasmessi successivamente alla sottoscrizione, prima dell’adozione di provvedimenti con rilevanza esterna.

Protocollo di Intesa anticorruzione: verifica tramite il processo di vigilanza collaborativa

Secondo le nuove linee guida fissate dal protocollo, il procedimento di verifica si articolerà secondo le seguenti modalità:

  • gli atti oggetto di verifica saranno trasmessi all’Autorità preventivamente alla loro formale adozione, da parte del Commissario straordinario o dell’ente che svolge le funzioni di stazione appaltante, indicato nella comunicazione di adesione;
  • a seguito della trasmissione l’Autorità esprime un parere, anche formulando eventuali osservazioni;
  • qualora si individuino irregolarità o non conformità alle vigenti disposizioni normative o alle pronunce dell’Autorità, l’ANAC formula un rilievo motivato e lo trasmette al Commissario straordinario e/o all’ente che svolge le funzioni di stazione appaltante indicato nella comunicazione di adesione.
Se dovesse verificarsi quest’ultima ipotesi, i Commissari straordinari e/o l’ente che svolge le funzioni di stazione appaltante hanno due possibilità, ovvero:
  •  se ritengono fondato il rilievo, vi si adeguano, modificando o sostituendo l’atto in conformità al rilievo stesso, inviando altresì copia del documento in tal senso rettificato;
  • se, invece, non ritengono fondato il rilievo, assumono gli atti di propria competenza nell’esercizio della propria discrezionalità amministrativa, informando l’Autorità delle connesse motivazioni.

Protocollo necessario per il buon esito dei progetti PNRR

“Con questo protocollo l’Autorità Anticorruzione vuole dare il suo sostegno pieno alla rapida attuazione dei progetti previsti dal Pnrr e la sua totale collaborazione affinché queste opere di priorità nazionale avvengano nel rispetto della legalità e nella prevenzione di ogni infiltrazione criminale e malavitosa – ha affermato il Presidente Busia -. 

Bisogna fare velocemente, ma soprattutto fare bene. Questo è il fondamento affinché i risultati del PNRR vadano a buon fine e i suoi effetti si estendano al di là del 2026, con maggiore giovamento per il Paese”.


Fonte: teknoring