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Superbonus bocciato dalla Corte dei Conti: “benefici non giustificati”


Il giudizio sul rendiconto generale dello Stato rileva: ‘benefici non giustificati per gruppi specifici di soggetti’, ‘effetti distributivi non sempre auspicabili’ e chiede la revisione delle agevolazioni.


Il Superbonus non è sostenibile e il sistema delle agevolazioni fiscali deve essere rivisto. La bocciatura sul sistema dei bonus fiscali arriva dalla Corte dei Conti nel giudizio di parificazione del Rendiconto generale dello Stato.

Superbonus, Corte dei Conti: ‘distorsione del prelievo’

Nella sua analisi, la Corte dei Conti ha spiegato che i buoni risultati sul fronte del gettito del 2021 non devono ridurre l’urgenza di ridefinire un sistema tributario equo, condiviso e orientato alla crescita.

Il Parlamento, si legge nella relazione della Corte, è impegnato a definire un sistema di controlli e la revisione delle procedure di riscossione.

Nella sua analisi, la Corte si è concentrata anche sul sistema dei bonus edilizi destinati a interventi di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico.

Il sistema dei bonus ha comportato, fino a febbraio scorso, compensazioni per oltre 2 miliardi e ha visto comunicare nel biennio 2020-2021 all’Agenzia delle entrate prime cessioni di crediti e sconti in fattura per oltre 38,4 miliardi.

Nel ridisegno del sistema, scrive la Corte dei Conti, dovrebbe più in generale trovare spazio la revisione delle agevolazioni.

“Da tempo, infatti, è stato evidenziato come le spese fiscali costituiscano un elemento di distorsione del prelievo - configurando in molti casi dei benefici non giustificati per gruppi specifici di soggetti, con effetti distributivi non sempre auspicabili - e allo stesso tempo comportino una perdita di gettito rilevante, che si quantifica in alcuni punti di Pil.

Lo richiede, infine, la stessa sostenibilità di misure che, proprio nelle fasi più difficili come quella che attraversiamo deve poter concentrare gli interventi sulle fasce più in difficoltà”.

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Superbonus, forze politiche in disacordo

L’analisi della Corte dei Conti sembra avallare il parere del Governo sull’insostenibilità del Superbonus.

A febbraio, il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha affermato che, a causa del Superbonus, si sono verificate “truffe tra le più grandi mai viste”.

A maggio, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha affermato che “il costo di efficientamento è più che triplicato e il prezzo degli investimenti per attuare le ristrutturazioni è triplicato, perché toglie la trattativa sul prezzo”.

Sull’argomento c’è contrapposizione tra le forze politiche. Il Movimento 5 Stelle sostiene che la Commissione Europea considera il Superbonus una buona pratica e, dopo le restrizioni antifrode che hanno bloccato la cessione del credito, punta ad ampliare la platea dei soggetti cui le banche possono cedere il credito.


fonte: edilportale