Computa & Compara News

Il piano della Commissione UE per distaccarsi dal gas russo


Diversificazione e nuovi progetti da fonti rinnovabili. La ricetta per l’indipendenza dal gas russo.


Oltre a diversificare le forniture di gas, la Commissione ha ribadito che la dipendenza dalla Russia sarà allentata anche grazie ai nuovi progetti di energia rinnovabile.

Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, con il crollo dei mercati e il ritardo dell’import ed export, una domanda è rimasta al centro del dibattito geopolitico, ovvero: possiamo fare a meno del gas russo? 

La Commissione europea ha presentato nuove proposte per ridurre la dipendenza dal gas russo, così da poter diventare indipendente da tutti i combustibili fossili russi “ben prima del 2030″.

“Dobbiamo diventare indipendenti dal petrolio, dal carbone e dal gas russi. Semplicemente non possiamo fare affidamento su un fornitore che ci minaccia esplicitamente. Dobbiamo agire ora per mitigare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, diversificare la nostra fornitura di gas per il prossimo inverno e accelerare la transizione verso l’energia pulita”, ha affermato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.


Sponsor Computaecompara.it

Indipendenza dal gas russo, la strategia di Bruxelles

“Diversificazione, riorganizzazione e compensazione, per proteggere cittadini e aziende. L’Italia sta lavorando per ridurre il più rapidamente possibile la dipendenza dal gas russo”, ha affermato lunedì il premier italiano Mario Draghi a seguito di un incontro a Bruxelles con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Martedì 8 marzo 2022, l’Unione Europea ha presentato un nuovo piano per ridurre la sua dipendenza dall’energia russa. Nel 2021, l’UE ha importato circa il 45% del suo gas dal paese, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia. Nel 2020, le importazioni di petrolio russo rappresentavano circa il 25% degli acquisti di greggio del blocco, secondo l’ufficio statistico della regione.

Il nuovo piano UE prevede prima di tutto che gli Stati Membri facciano scorta di risorse, riempiendo i loro depositi di gas di almeno il 90% entro il 1° ottobre di ogni anno. 

In questo modo si vogliono evitare future crisi, in caso di mancanza improvvisa di approvvigionamento.

Inoltre, la Commissione ha aggiunto che le norme sugli aiuti di Stato potrebbero essere allentate per sostenere le aziende che devono far fronte a prezzi elevati dell’energia.

“Dobbiamo agire ora per mitigare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, diversificare la nostra fornitura di gas per il prossimo inverno e accelerare la transizione verso l’energia pulita”, ha affermato infatti la presidente della Commissione europea.

Aumentare le importazioni di GNL

Un altro obiettivo chiave nei prossimi mesi sarà l’aumento delle importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) da fornitori tra cui Stati Uniti, Qatar e Australia. 

Le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) e gasdotti non russi potrebbero sostituire, solo quest’anno, più di un terzo (60 miliardi di metri cubi) dei 155 miliardi di metri cubi che l’Europa riceve annualmente dalla Russia, hanno spiegato i funzionari UE.

Ma con la Germania che annuncia piani per due nuovi terminali GNL per aumentare le forniture, alcuni esperti temono che ciò possa aumentare la dipendenza a lungo termine dai combustibili fossili.

Per questo motivo, è stato sottolineato, sebbene le emissioni di carbonio possano aumentare nel breve termine, l’obiettivo a lungo termine rimane la transizione rapida verso fonti sostenibili, anche attraverso incentivi e finanziamenti ad hoc.

Le alternative al gas russo

Oltre a diversificare le forniture di gas, la Commissione ha ribadito che la dipendenza dalla Russia sarà allentata anche grazie ai nuovi progetti di energia rinnovabile su cui l’UE ha intenzione di puntare.

A Bruxelles infatti si stanno negoziando una serie di politiche di intervento contro il cambiamento climatico, compresi nuovi piani per espandere le energie rinnovabili e ridurre il consumo di energia più rapidamente nel prossimo decennio. 

Tali proposte taglierebbero il consumo di gas dell’UE del 30% entro il 2030.

Inoltre, entro il 2030, l’aumento della produzione di biometano potrebbe sostituire altri 35 miliardi di metri cubi e 25-50 miliardi di metri cubi di idrogeno verde di importazioni di gas all’anno, ha affermato la Commissione, sebbene ciò richiederebbe ingenti investimenti per aumentare la produzione.

Indipendenza dal gas russo? Il vademecum per essere più indipendenti e green

Col fine di tracciare sempre di più chiaramente il percorso di transizione ecologica in Ue, anche in vista della crisi scatenata dalla Russia, la Commissione ha deciso che delineerà nuove disposizioni entro maggio per velocizzare i progetti di energia rinnovabile.

Come ha suggerito però l’International Energy Agency (IEA), potrebbe essere utile, prima di tutto non stipulare nuovi contratti di fornitura di gas con la Russia, poi sostituire le forniture russe con gas da fonti alternative e introdurre obblighi minimi di stoccaggio del gas per rafforzare la resilienza del mercato.

In questo scenario, potrebbe fare la differenza anche dare una spinta alla diffusione di nuovi progetti eolici e solari, massimizzare la produzione di bioenergia e nucleare e adottare misure a breve termine per proteggere i consumatori di elettricità vulnerabili dai prezzi elevati.

Migliorare l’efficienza energetica

Fondamentale anche la velocizzazione dei processi di sostituzione delle caldaie a gas con le pompe di calore e di miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici e nell’industria. 

Per questo è diventato oggi più che mai fondamentale, ricorda IEA, incoraggiare una regolazione temporanea del termostato da parte dei consumatori, intensificare gli sforzi per diversificare e decarbonizzare le fonti di flessibilità del sistema elettrico.

Certo, ridurre la dipendenza dal gas russo non sarà semplice, poiché richiederà uno sforzo politico concertato e sostenuto in più settori, che di fatto alimenterà un dialogo internazionale sui mercati energetici e sulla sicurezza. Tutto potrebbe cambiare, molto potrebbe essere ridiscusso.


Fonte: teknoring