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Ponte sullo Stretto, il Mims punta su un nuovo studio di fattibilità


Un’infrastruttura aerea a più campate: questa è la nuova idea per il Ponte sullo Stretto. RFI dovrà acquisire il documento, tramite gara ad evidenza pubblica.


Ci sono questioni infrastrutturali con una ciclicità perfetta. Quella del Ponte sullo Stretto di Messina è forse emblematica delle procedure e delle consequenziali scelte, capaci di scorrere lente e inesorabili negli anni.

Il nostro ultimo passaggio sulla questione lo abbiamo avuto nel 2020, ministro dell’allora Mit era Paola De Micheli. Ed in questi giorni il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha riaperto la vicenda.

Ponte sullo Stretto, l’informativa per lo studio di fattibilità tecnico-economica

Enrico Giovannini in Consiglio dei Ministri ha portato un’informativa sulle azioni necessarie per avviare la realizzazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di un sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina, – recita la nota del Mims – ai sensi dell’articolo 23, comma 5, del D. Lgs. n. 50 del 2016.Lo studio dovrà prendere in esame la soluzione progettuale del “ponte aereo a più campate”, in relazione ai molteplici profili evidenziati nella relazione presentata il 30 aprile 2021 dall’apposito Gruppo di Lavoro istituito nel 2020 presso il Mims, valutandone la intrinseca sostenibilità sotto tutti i profili indicati, mettendola a confronto con quella del ponte “a campata unica” e con la cosiddetta “opzione zero”.

Inoltre, lo studio deve fornire gli elementi, di natura tecnica e conoscitiva, occorrenti per valutare la realizzabilità del sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina, anche sotto il profilo economico-finanziario.​

Il ruolo di RFI sul nuovo studio per il Ponte sullo Stretto

All’acquisizione del documento di fattibilità tecnico-economica provvederà, tramite procedura di evidenza pubblica, la società RFI Spa, in quanto capace di garantire la più appropriata continuità e interconnessione dell’intervento con quelli ferroviari progettati nei territori calabresi e siciliani. C’è già un mandato alla Direzione Generale di RFI  di avviare il processo amministrativo, a valere sui fondi stanziati a tale scopo dalla Legge di bilancio per il 2021.

PNRR, primi miglioramenti sui collegamenti dalla Sicilia

Nei mesi scorsi il Governo ha potenziato l’attraversamento dinamico dello Stretto di Messina, anche grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e del Piano complementare, destinando a tale scopo 510 milioni di euro. Gli interventi messi in atto vanno nella direzione di migliorare e velocizzare l’attraversamento dello Stretto, favorendo la transizione ecologica della mobilità marittima e la riduzione dell’inquinamento. 

Tra le iniziative adottate figurano, tra le altre, la riqualificazione del naviglio per il trasbordo ferroviario con la messa in esercizio di due nuove navi e l’ibridizzazione di tutta la flotta, il rinnovo del materiale rotabile ferroviario per velocizzare le manovre di carico/scarico dei treni, la riqualificazione del naviglio veloce per i passeggeri e delle stazioni ferroviarie di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni.

Sono previsti, sempre con i fondi del PNRR,  interventi per migliorare l’accessibilità stradale ai porti.

Fonte: teknoring