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I fattori di conversione in energia primaria per l’Ape convenzionale


Per la predisposizione degli APE convenzionali si applicano sempre i fattori di conversione in energia primaria validi al 19 luglio 2020.


Ape convenzionale Superbonus, cos’è e come si calcola?

La legge n. 234 del 30 dicembre 2021legge di Bilancio 2022, dispone al comma 43 dell’art. 1, che: “Ai soli fini della predisposizione degli attestati di prestazione energetica convenzionale di cui al paragrafo 12 dell’allegato A al decreto del Ministro dello sviluppo economico 6 agosto 2020, per i vettori energetici [gas naturale, Gpl, gasolio, biomasse, energia elettrica da rete ecc.] si applicano sempre i fattori di conversione in energia primaria validi al 19 luglio 2020, anche nel caso di eventuali successivi aggiornamenti degli stessi.”

Ape convenzionale Superbonus e l’asseverazione

Gli attestati di prestazione energetica convenzionale oggetto della disposizione, riguardano gli interventi che fruiscono delle detrazioni fiscali del 110% ai sensi del Decreto Rilancio (cd. Superbonus) e devono essere asseverati da un tecnico abilitato, che attesti la rispondenza dell’intervento ai pertinenti requisiti richiesti nei casi e nelle modalità previsti dal decreto 6 agosto 2020, recante requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici cd Ecobonus.

Le asseverazioni contengono la dichiarazione del tecnico abilitato che l’intervento ha comportato il miglioramento di almeno due classi energetiche (o una classe energetica qualora la classe ante intervento sia la A3). All’asseverazione sono allegati gli attestati di prestazione energetica (Ape) ante e post intervento rilasciati da tecnici abilitati, dal progettista o dal direttore dei lavori, nella forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

Come si calcolano gli Ape convenzionali

Gli attestati di prestazione energetica (Ape) per edifici con più unità immobiliari, detti “convenzionali” e appositamente predisposti ed utilizzabili esclusivamente per la fruizione del Superbonus, devono considerare l’edificio nella sua interezza, considerando i servizi energetici presenti nella situazione ante-intervento.

Tutti gli indici di prestazione energetica dell’edificio, compreso l’indice EPgl,nren,rif,standard (2019/21) che serve per la determinazione della classe energetica dell’edificio, si calcolano a partire dagli indici prestazione energetica delle singole unità immobiliari.

In particolare, ciascun indice di prestazione energetica dell’intero edificio è determinato calcolando la somma dei prodotti dei corrispondenti indici delle singole unità immobiliari per la loro superficie utile e dividendo il risultato per la superficie utile complessiva dell’intero edificio.

Calcolo dell’energia primaria non rinnovabile

Per il calcolo dell’indice EPgl,nren,rif,standard – Energia primaria non rinnovabile – l’edificio di riferimento si considera dotato degli impianti standard, escludendo gli eventuali impianti a fonti rinnovabili presenti nell’edificio reale. L’indice EPgl,nren si calcola partendo dall’energia fornita dal generatore e si aggiunge il fattore di conversione fp,nren:

  •  per i vettori fossili si utilizzano dei coefficienti che considerano una certa quantità di energia necessaria per l’estrazione, la trasformazione, lo stoccaggio e il trasporto;

  •  per l’energia elettrica da rete si utilizza un coefficiente che considera il rendimento medio del parco termoelettrico nazionale;

  •  per le biomasse si considera una certa quantità di energia necessaria per il trasporto;

  •  per le altre fonti rinnovabili si utilizzano dei coefficienti che azzerano l’energia prodotta.

Fonte: teknoring