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PNRR: fondi per lo sviluppo infrastrutturale del Mediterraneo


Forum MED: dialogo, condivisione di conoscenze e collaborazione per ridurre il gap tra l’Italia, l’UE e l’Africa settentrionale.


Fondi PNRR Infrastrutture, fondamentali per il rilancio dell’area mediterranea. La sintesi del Forum Infrastructure dei Mediterranean Dialogues (MED)

Le opportunità offerte dal PNRR come occasione per ridurre le distanze tra l’Africa medio-settentrionale e l’Unione Europea. Un risultato che si può raggiungere solo condividendo conoscenze e cooperazione. Soprattutto tra i Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. E’ questo l’obiettivo che si pone l’Italia e che il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha illustrato intervenendo a Roma al Forum Infrastrutture dei Mediterranean Dialogues – MED. Un momento di confronto importante per dettare e approntare strategie politiche ed economiche su aree fondamentali per il rilancio culturale, infrastrutturale e sociale anche del nostro Paese. Partendo dal programma Next Generation Eu, decisivo per ridurre le disuguaglianze tra i paesi MENA (Middle East/North Africa) e una buona fetta di nazioni al di là del mare. Tra queste, naturalmente, l’Italia.

Fondi PNRR infrastrutture: MED

Il MED, arrivato alla settima edizione, è un’iniziativa annuale promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) che si propone di riunire personalità internazionali, tra cui Capi di stato, ministri e leader della società civile, con l’obiettivo di riflettere sulle sfide e opportunità per l’area del Mediterraneo e il Medio Oriente.  Dal 2018 viene riservata particolare attenzione al tema delle Infrastrutture, considerate essenziali per favorire la crescita economica e l’integrazione. Focus sui principali interventi legislativi e finanziari necessari per aumentare la partnership tra attori pubblici e privati per la realizzazione di infrastrutture.

Concetti chiave

Il Ministero ha presentato alcuni concetti per far meglio comprendere le trasformazioni epocali che stanno interessando il nostro Paese:

  • il Mediterraneo riveste un ruolo strategico e l’Italia ha una posizione privilegiata, anche per il commercio e gli investimenti;
  • Next Generation EU sta dando un importante impulso al rilancio della nostra economia;
  • il Piano Nazionale per la Resilienza e il Risanamento (PNRR) è fondamentale per far diventare l’Italia più sostenibile, verde e digitale;
  • il MIMS è il maggior beneficiario delle risorse del PNRR: 61,3 miliardi di euro (su 221,1 totali);
  • tra gli obiettivi per MIMS: contribuire allo sviluppo sostenibile nazionale; migliorare la qualità della vita e la competitività delle imprese; ridurre le disuguaglianze tra territori. Ancora: accelerare la transizione digitale attraverso nuovi investimenti in infrastrutture e mobilità;
  • la transizione verde ha il potenziale per promuovere la cooperazione economica, sociale e politica nel MED.

Fondi PNRR infrastrutture: il piano di investimenti

Il piano di investimenti dei 61,3 del PNRR per trasformare l’Italia nei prossimi dieci anni è ormai delineato. I principali obiettivi prevedono il potenziamento delle interconnessioni, migliorando le infrastrutture ferroviarie e portuali per sostenere la competitività delle imprese. Strategica, poi, la riduzione delle emissioni inquinanti per contrastare la crisi climatica e procedere verso la transizione ecologica. “La connettività è la parola chiave”, ha sentenziato il Ministro Giovannini. In tale direzione vanno gli enormi investimenti nelle infrastrutture ferroviarie e che connettono 11 aeroporti, 11 porti e 9 snodi intermodali. Tra le azioni prioritarie ha citato la cura del ferro, che consentirà di spostare i trasferimenti di persone e merci dalla gomma alla ferrovia. Senza dimenticare la digitalizzazione dei sistemi di logistica, il potenziamento dei porti e delle aree retroportuali, la riduzione delle emissioni inquinanti.

Italia e regione MENA

La trasformazione dell’Italia avrà un impatto su tutta la regione del Mediterraneo. Ecco i principali motivi:

  • bisogna investire in infrastrutture sostenibili e digitali per rilanciare le economie dei territori. L’impegno comune deve volgere alla decarbonizzazione;
  • perseguire la condivisione di conoscenze su infrastrutture e tecnologie verdi (l’idrogeno per le ferrovie, i biocarburanti per il trasporto marittimo) per ridurre il divario tecnologico tra la regione MENA e UE;
  • l’Italia sta accelerando la transizione digitale ed ecologica per creare piattaforme logistiche ad alta tecnologia. Le catene del valore globali stanno diventando sempre più regionali con reshoring e nearshoring. I paesi della regione MENA saranno sempre più importanti come partner politici ed economici;
  • favorire i legami economici e la collaborazione tra le diverse economie per colmare i gap infrastrutturali e catalizzare nuove risorse finanziarie. Sfruttando gli investimenti esteri per la regione MENA e l’UE.

Fonte: teknoring