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Superbonus fino al 2023 e stop al Bonus Facciate. Cambiano le detrazioni.


Proroga del bonus 110% solo per i condomìni. Un anno in più per ecobonus, bonus ristrutturazioni e bonus mobili. Contrarietà di operatori ed esponenti politici


La proroga del Superbonus al 2023 sarà parziale e saranno ritoccati anche altri bonus fiscali sulla casa. È quanto emerge dal Documento programmatico di Bilancio per il 2022, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, e dalle dichiarazioni rilasciate dagli esponenti politici al termine della riunione del CdM.
 
La conferma delle misure arriverà solo con il testo del ddl di Bilancio per il 2022, che dovrebbe approdare sul tavolo del CdM la prossima settimana. Nel frattempo, sembra che le intenzioni del Governo, già espresse nei giorni scorsi dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, siano di confermare le detrazioni, ma facendo i conti con le coperture.

Superbonus, proroga parziale al 2023

Il Superbonus sarà prorogato al 31 dicembre 2023, ma solo per i condomìni e gli edifici di edilizia popolare.
 
Al momento, la scadenza per i condomìni è fissata al 31 dicembre 2022, a prescindere dalla quota di lavori realizzata, e quella per gli edifici di edilizia popolare al 30 giugno 2023 o al 31 dicembre 2023 se entro il 30 giugno 2023 è stato realizzato più del 60% dei lavori. Con la manovra, la proroga dovrebbe essere totale, senza alcuna condizione.
 
Cosa accadrà per gli altri edifici? Il Governo sembra intenzionato a non ritoccare le scadenze, che per gli edifici unifamiliari e gli edifici fino a 4 unità immobiliari sono fissate al 30 giugno 2022.

Superbonus, lo schema delle nuove scadenze

Se le intenzioni del Governo saranno confermate, il panorama delle scadenze del Superbonus dovrebbe assumere i seguenti connotati.

Condomìni

31 dicembre 2023.

Edifici di proprietà degli ex IACP

31 dicembre 2023.

Edifici unifamiliari

30 giugno 2022.

Comunità energetiche rinnovabili, cooperative di abitazione, ASD, organizzazioni senza scopo di lucro

30 giugno 2022.

Edifici fino a 4 unità immobiliari con unico proprietario

30 giugno 2022
31 dicembre 2022 se entro il 30 giugno 2022 è stato realizzato più del 60% dei lavori.

Bonus facciate, nessuna proroga

Il bonus facciate, in scadenza al 31 dicembre 2021, non sarà ulteriormente prorogato. 

Ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili, bonus verde e sismabonus

Le detrazioni fiscali del 50% e 65% per gli interventi di efficientamento energetico saranno valide fino al 31 dicembre 2022.

È prevista la proroga al 31 dicembre 2022 anche per il bonus ristrutturazioni e il bonus mobili. Lo scorso anno, lo ricordiamo, il tetto di spesa per la detrazione sull’acquisto di arredi ed elettrodomestici efficienti è stato innalzato da 10mila a 16mila euro. Il ddl di bilancio svelerà se verrà mantenuto l’attuale tetto di spesa o si tornerà a quello precedente.

La scadenza del sismabonus sarà posticipata al 31 dicembre 2022. Una parte di lavori antisismici al momento è agevolata con il Superbonus, ma gli interventi sugli edifici non residenziali continuano ad utilizzare la detrazione dal 50% all’85%, legata al passaggio ad una classe di rischio migliore.

Sarà prorogato al 31 dicembre 2022 anche il bonus verde

Bonus casa, operatori contrari alla proroga a metà

Le intenzioni di proroga del Governo non lasciano contenti gli operatori del settore. Gabriele Buia, presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) ha affermato che è necessario prorogare tutti bonus al 2023. Sulla mancata proroga del Superbonus per le case unifamiliari, Ance suggerisce di introdurre “un tetto di reddito” e di “uniformare tutti i bonus al modello 110 applicando per tutte le agevolazioni prezzari (DEI e regionali)”.

“Sarebbe incomprensibile - commenta CNA - limitare la proroga soltanto a condomini e edifici IACP, escludendo tutte le singole unità immobiliari e gli edifici funzionalmente indipendenti, così come non prorogare il bonus facciate”.

“Secondo lo studio del Cni - scrive Giuseppe Conte dalla sua pagina Facebook, nel 2021 il Superbonus contribuisce alla formazione di 12 miliardi di Pil e all’attivazione di 153mila posti di lavoro”. Ma Conte sostiene che bisogna fare di più “il Governo ne garantisca la proroga anche agli edifici non condominiali e la renda accessibile negli anni a venire”. 

“Ritengo la scelta del Governo di escludere le case unifamiliari dalla proroga del Superbonus assurda e inaccettabile - ha commentato Riccardo Fraccaro dalla sua pagina Facebook - Ignorare la geografia del nostro Paese potrebbe portare a un falso assunto: chi vive in case unifamiliari è ricco e chi vive in appartamento è povero”. Secondo Fraccaro, ridurre il Superbonus significa tornare alle vecchie logiche dell'austerità e rinunciare alla crescita e alla lotta al riscaldamento globale.

Bonus facciate, Franceschini si impegna a prorogarlo

​La notizia della mancata proroga del bonus facciate ha causato polemiche tra gli operatori del settore, per i quali la detrazione rappresenta un’opportunità di lavoro.
 
Contrario alla cancellazione del bonus anche il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, che ha sottolineato come la misura sia fondamentale per il decoro urbano e di facile accessibilità. Secondo il Ministro, si tratta di una misura “che sta funzionando, fa lavorare le imprese e rende più belli i borghi e le città, dai centri storici alle periferie”. A suo avviso, le facciate pur essendo di proprietà privata sono di fatto beni pubblici e contribuiscono al recupero o al degrado delle città italiane.
 
Per questo motivo, Franceschini si è impegnato a prorogare il Bonus facciate e ha riferito che nel prossimo Consiglio dei Ministri lotterà per non far sparire la detrazione.


Fonte: Edilportale