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Manovra 2023: Flat tax fino a 85.000€ e misure contro il caro energia


Introdotta anche una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto di 40.000 euro.
Riattivata la Stretto di Messina spa.


Flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite Iva, misure contro il caro energia, riattivazione della società Stretto di Messina spa.

Sono alcuni dei provvedimenti contenuti nella Legge di bilancio per il 2023 approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri sotto la presidenza di Giorgia Meloni.

Contestualmente sono stati approvati anche il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 e l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB).

I provvedimenti prendono come riferimento il quadro programmatico definito nell’integrazione alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2022 e quantificano l’ammontare del valore delle misure contenute nella manovra di bilancio in 35 miliardi di euro.

La manovra - spiega il Governo - si basa su un approccio prudente e realista che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica, concentrando gran parte delle risorse disponibili sugli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione.

E la annunciata razionalizzazione dei bonus edilizi? Ieri, durante gli incontri che hanno preceduto il Consiglio dei Ministri, alcune fonti hanno riferito che il Governo stava mettendo a punto alcune misure di razionalizzazione degli incentivi dedicati all’edilizia.

Se non sono nel testo della Legge di Bilancio, è probabile che vengano inseriti nel Collegato Fiscale, andando ad integrare quanto disposto con il recente DL Aiuti quater.



Flat tax fino a 85.000 euro e incrementale

Sale da 65.000 a 85.000 euro il tetto di ricavi e compensi annuali sotto il quale i lavoratori autonomi e le Partite Iva pagano una tassa forfetaria con aliquota unica del 15%. Se si supera la soglia, dall’anno successivo si passa all’aliquota ordinaria. Secondo le stime del Ministero dell’Economie e delle Finanze, la platea dei beneficiari supererà di poco le 100mila persone. Viene anche introdotta una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro. 

Fondo di garanzia per le imprese

È rifinanziato il fondo per 1 miliardo per il 2023. Il fondo garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro). Prorogato bonus Ipo (credito imposta per favorire la quotazione pmi in borsa).

Misure contro il caro energia

Le risorse destinate alle misure contro caro energia per i primi tre mesi del 2023 che consentiranno di aumentare gli aiuti a famiglie e imprese allargando anche la platea dei beneficiari ammontano a oltre 21 miliardi di euro.

Viene confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%.



Tetto al contante a 5.000 euro

Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro.

Riattivazione società Ponte Stretto

Per riavviare il progetto di realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina prevista la riattivazione della società Stretto di Messina spa attualmente in liquidazione.

I provvedimenti approvati ieri sera verranno trasmessi al Parlamento e alle autorità europee.


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fonte:edilportale