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Amatrice: i lavori per la Torre Civica a sei anni dal Sisma 2016


Un progetto da 500 mila euro destinato al miglioramento sismico, consolidamento e restauro, per restituire in 8 mesi la Torre Civica ad Amatrice.


Le pietre parlano. E la Torre Civica di Amatrice è un simbolo, suo malgrado, delle sofferenze e delle difficoltà del Sisma 2016.

In questi anni sono state ricostruite alcune cose, altre sono state realizzate ex novo. Altre ancora no.

A pochi giorni dal sesto anniversario del terremoto del 24 agosto 2016, nel comune laziale sono iniziati i lavori di miglioramento sismico, consolidamento e restauro che secondo le previsioni della struttura del Commissario per la Ricostruzione Giovanni Legnini, dureranno circa 8 mesi.

E serviranno a restituire la Torre Civica di Amatrice al suo territorio.

Un intervento attuato ed interamente finanziato dal Ministero della Cultura per un importo di 500 mila euro.

Torre Civica di Amatrice: il progetto oltre il simbolo

In questi anni l’immagine della Torre Civica di Amatrice a sorvegliare le macerie di un intero paese distrutto dal sisma del 2016 ha fatto il giro del mondo. 

La Torre Civica si trova all’incrocio tra le due direttrici principali della città: via Roma e Corso Umberto ed è da sempre un elemento cardine del sistema urbano storico della città di Amatrice. 

Danneggiata solo in parte dal sisma con il crollo della cella campanaria rappresenta, con il cantiere avviato ufficialmente il primo agosto 2022, un ulteriore segno concreto di ripartenza.
La Torre Civica di Amatrice come appare in questi giorni di lavori e come appariva nell’agosto del 2016


Il progetto, elaborato da un RTP con mandataria lo studio SM Ingegneria s.r.l. del prof. Claudio Modena, finalizzato al miglioramento della risposta sismica delle strutture e alla ricostituzione delle parti andate distrutte dal sisma, è al contempo rispettoso dei plurimi significati storici- tradizionali che da sempre la Torre incarna.

Questo intervento restituirà la Torre Civica nella sua “immagine storica tradizionale” e nella sua piena funzionalità, riconsegnando alla comunità il tratto distintivo del suono delle sue campane per continuare ad essere negli anni il simbolo della comunità amatriciana.

La prima attività sarà quella dello smontaggio delle opere provvisionali che hanno tenuto ingabbiata la torre in questi anni permettendogli di rimanere in piedi, dell’allestimento del ponteggio che consentirà il completamento delle indagini conoscitive, lo smontaggio dei presidi di sicurezza interni e quindi il successivo miglioramento sismico della Torre, la ricostruzione della cella campanaria ed il restauro delle superfici murarie e dell’orologio.


fonte: teknoring

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