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Bonus Beni Strumentali: bene utilizzato in Italia e all’estero, si può?


È possibile usufruire del Bonus Beni Strumentali se si acquista un bene destinato all’utilizzo sia di aziende italiane che estere?


Questo l’oggetto dell’interpello posto di recente all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate, con cui appunto andiamo a spiegare degli aspetti maggiormente tecnici riguardo all’utilizzo del credito concesso alle imprese.
Il Bonus Beni Strumentali è appunto un incentivo sotto forma di credito d’imposta che può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, concesso alle imprese che intendono investire sul progetto di Transizione Digitale del settore produttività in Italia.
Ma il credito può essere valido anche nel momento in cui si acquista un bene destinato ad un’azienda operante all’estero? Lo vediamo di seguito.

Bonus Beni Strumentali: bene destinato anche ad utilizzo estero

Nella risposta ad interpello n. 829 del 17 dicembre 2021 del Fisco, l’istante è una società che intende acquistare un macchinario nuovo strumentale all’esercizio d’impresa, rientrante tra quelli elencati nell’Allegato A della Legge di Bilancio 2007, e quindi classificabile come bene materiale agevolabile. 
Si fa presente che si tratta di un macchinario altamente innovativo sia in tema tecnologico che ambientale, di cui esistono solo pochi esemplari in Europa.
Tenendo conto appunto del livello di innovazione che uno strumento del genere possa portare alle lavorazioni, l’istante rappresenta di voler destinare l’utilizzo prevalente di tale macchinario a favore di aziende italiane.
Sostiene però che vorrebbe anche concedere un utilizzo temporaneo dello strumento anche a favore di aziende estere e non nasconde che, in base alle richieste e alle proposte economiche pervenute, è possibile che alla fine il macchinario venga destinato maggiormente alle lavorazioni estere rispetto a quelle condotte in territorio italiano.  
A tal proposito, l’istante chiede alle Entrate se, considerando le predette condizioni, sia fattibile usufruire del Bonus Beni Strumentali.

Possibile solo se l’utilizzo prevalente è in Italia

In risposta all’istante, l’Agenzia delle Entrate fa presente da subito che la normativa legata all’utilizzo del Bonus beni Strumentali presenta alcune condizioni da rispettare. 
Qui si spiega infatti che il credito d’imposta viene concesso in maniera ridotta a favore delle imprese che:
  • Provvedono alla vendita a titolo oneroso del bene entro il 31 dicembre del secondo anno d’imposta successivo a quello in cui è stato acquistato;
  • Destinano l’utilizzo del bene a strutture produttive ubicate all’estero.
A tal proposito, si fa presente che un’impresa ha la possibilità di concedere l’utilizzo del bene strumentale acquistato anche a favore di strutture produttive ubicate all’estero. 

Allo stesso modo, viene chiarito anche che i casi in cui un bene viene trasferito temporaneamente in territorio estero, e dunque non è interamente destinato ad un’azienda estera, non sono da considerarsi come delle azioni di “delocalizzazione”, se:
  1. Il bene appartiene effettivamente alla struttura produttiva italiana sotto il profilo organizzativo, economico e gestionale;
  2. Il bene viene utilizzato nel corso delle attività ordinariamente svolte dall’impresa italiana che ne è proprietaria.
Detto questo, abbiamo compreso che il Bonus beni Strumentali è usufruibile anche se il bene strumentale viene concesso temporaneamente all’utilizzo di imprese ubicate all’estero.

Si fa presente però anche che, nel caso in cui dovesse risultare che l’oggetto dell’investimento è destinato in misura prevalente all’utilizzo produttivo di aziende estere piuttosto che di quelle italiane, allora il credito per l’acquisto di beni strumentali non sarebbe usufruibile.

Fonte: edilizia.com