Computa & Compara News

I dati delle performance 2021 di Ecobonus e Superbonus


Il Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2021 di Enea analizza i risultati economici e ambientali ottenuti dagli incentivi fiscali.


Superbonus risultati: è una misura che funziona dal punto di vista economico e di risparmio energetico? Ecco i dati di Enea

Quali sono stati gli effetti che Ecobonus e Superbonus hanno avuto sull’economia? Hanno funzionato davvero? E quali, invece, le prospettive per il futuro?

A queste e tante altre domande ha provato a rispondere l’ENEA (Ente Nazionale Energia e Ambiente) con la decima edizione del Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica 2021 ( qui disponibile in free download a fondo pagina ), che analizza lo stato e l’evoluzione dell’attuazione delle misure per l’efficienza energetica a livello nazionale, valutando le performance rispetto ai risultati ottenuti nel 2020 a livello di politiche e di strumenti attuativi.

Il Rapporto, che è stato curato sulla base delle informazioni e dei dati disponibili al 23 settembre 2021, si focalizza sulle ricadute tecnico-economiche per la transizione energetica, con una particolare attenzione alla dimensione sociale e agli strumenti per rendere più efficaci strategie e politiche, attraverso un processo di innovazione culturale nella gestione dell’energia a livello istituzionale e organizzativo.

Superbonus risultati, boom di interventi in un anno

Gli interventi di efficienza energetica che accedono al Superbonus, come sappiamo, si inquadrano all’interno della normativa che regolamenta l’Ecobonus con alcune particolarità introdotte dal decreto Rilancio.

Stando a quanto emerso, a dicembre 2020, a solo pochi mesi dall’avvio del meccanismo, risultavano avviati poco più di 1.600 interventi, per un totale di circa 190 milioni di euro di investimenti ammessi a finanziamento (133 milioni di euro di investimenti risultano già realizzati). L’aumento significativo degli interventi ammessi all’agevolazione, tuttavia, si è registrato dopo quasi un anno, a settembre 2021. Con oltre 40.000 lavori avviati, per oltre 6 miliardi di investimenti ammessi a finanziamento, di cui circa 4,3 già realizzati.

Ecobonus e Superbonus: quali le conseguenze sul risparmio energetico?

Oltre ad assicurare un incremento di introiti a livello monetario (grazie all’avvio di nuovi lavori e di più imprese impegnate negli interventi di riqualificazione), quali sono stati i benefici assicurati da Ecobonus e Superbonus in termini di risparmio energetico?

Dai dati ENEA è emerso che, per quanto riguarda il Superbonus: “I risparmi energetici maturati a fine 2020 sono pari a circa 0,002 Mtep/anno”. Mentre “a settembre 2021 i risparmi sono cresciuti a circa 0,11 Mtep/anno”.

Soddisfacenti sono stati anche i risultati raggiunti con l’Ecobonus, che nel periodo 2014-2019 ha spinto più di 2 milioni e 100 mila interventi. Cui si vanno ad aggiungere gli oltre 486.000 del 2020 (di cui oltre 227.000 per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale e oltre 140.000 per la sostituzione dei serramenti). Grazie a questi lavori, nel periodo 2014-2020 il risparmio energetico è stato pari a circa 8.500 GWh/anno.

I risparmi ottenuti nel 2020, invece, sono associabili in particolare ad interventi finalizzati:

  • sostituzione dell’impianto per la climatizzazione invernale (oltre il 42% del totale)
  • sostituzione dei serramenti (oltre un quarto)
  • coibentazione dell’involucro (circa il 22% del totale).

Ad ogni modo, rispetto all’obiettivo per il periodo 2011-2020, previsto nel Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica del 2017 e coerente con la Strategia Energetica Nazionale dello stesso anno, i risparmi energetici conseguiti al 2020 sono stati pari a circa 12,73 Mtep/anno. Equivalenti cioè ad oltre l’80% dell’obiettivo finale al 2020.

Bonus casa ha spinto gli interventi più dell’Ecobonus

Tra tutti i bonus approvati, stando a quanto riportato dall’ENEA, quello ad aver avuto maggior successo è il bonus Casa. Infatti, “il numero di interventi incentivati tramite Ecobonus è inferiore rispetto quanto rilevato attraverso i dati di vendita sul mercato nazionale, perché molti interventi sono incentivati attraverso le detrazioni fiscali per il recupero edilizio – Bonus Casa nell’ambito di lavori di ristrutturazione più ampi e inerenti quindi soltanto in parte alla performance energetica dell’immobile”.
La quota del mercato incentivata con il recupero edilizio è assunta pari al 60%. In particolare, nel 2020 sulla base delle richieste di incentivo pervenute ad ENEA sono stati eseguiti circa 615.000 interventi, concentrati prevalentemente su quelle tipologie che sono incentivate al 50% anche con il meccanismo dell’Ecobonus.

Tuttavia, sebbene si sia stato registrato un incremento del numero assoluto degli interventi realizzati, il risparmio di energia primaria non rinnovabile per il 2020 è in totale pari a poco più di 782 GWh/anno. Inferiore rispetto al valore raggiunto nel 2019 in cui si era attestato a circa 843 GWh/anno.

Ciò può essere conseguente all’introduzione del nuovo meccanismo agevolativo del Superbonus 110%. Associando a ciascuna di esse il risparmio medio unitario dedotto dal meccanismo dell’Ecobonus, il risparmio associato al Bonus Casa è stato pari a circa 0,25 Mtep/anno per il 2020.

Superbonus risultati: il ruolo chiave dell’efficienza energetica

Analizzare gli effetti di Ecobonus e Superbonus è fondamentale oggi perché la ristrutturazione sostenibile degli edifici gioca un ruolo fondamentale nella transizione verso sistemi ed economie caratterizzati da energie pulite.

“Rispetto al quadro internazionale, la povertà energetica presenta significative sproporzioni su base territoriale, a seconda soprattutto della presenza di differenze locali nelle forze motrici”, si legge nel rapporto ENEA.

Superbonus risultati buoni ma servono azioni regionali e comunali

“Questo suggerisce l’adozione di azioni su misura a livello regionale e comunale”, affinché gli squilibri vengano eliminati. L’Unione Europea, intanto, sta mettendo a punto la propria strategia in tema di finanza sostenibile. Tali atti pongono l’efficienza energetica al pari di altri percorsi obbligati ed importanti ai fini dell’istituzione di un quadro che favorisca investimenti sostenibili. Con una maggiore partecipazione del settore privato al finanziamento delle spese legate all’ambiente e al clima.

L’Europa, quindi, si avvia verso un futuro sempre più green. E l’Italia non può che seguire lo stesso percorso, o per lo meno provarci.



Fonte: teknoring