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Caro materiali, aumenti fino al 70%. L’appello di Assistal: imprese a rischio


L’Associazione chiede una revisione dell’art. 106 del Codice degli Appalti che reintroduca la norma sulla revisione dei prezzi dei materiali, compresi i vettori energetici.


Un autunno all’insegna dell’aumento dei prezzi che ha coinvolto anche il settore delle imprese, già provate dall’emergenza Covid, ora in difficoltà nel dover fare i conti con questa tendenza al rialzo che non sembra destinata a invertirsi nemmeno nei prossimi mesi.

La situazione, ha spiegato Assistal (l’Associazione Nazionale Costruttori di Impianti, dei Servizi di Efficienza Energetica) rischia di paralizzare l’intero comparto, con conseguenze inevitabili su cantieri, lavoro e contratti.

Caro materiali: imprese a rischio e aumenti fino al 70%

L’Appello di Assistal, rivolto principalmente alle istituzioni, parla chiaro: “Tutto il sistema produttivo è in grave difficoltà ed ogni giorno in più senza misure adeguate, è un repentino avvicinamento verso una condizione di insostenibilità.
Per questo motivo, ha dichiarato il Presidente Angelo Carlini “bisogna intervenire subito e fornire alle imprese tutti i sostegni finanziari necessari per poter proseguire o avviare i lavori, così come è accaduto per tutte quelle attività interessate dalle misure restrittive degli scorsi mesi”.
“Il rischio, sempre più prossimo, è che si assista ad un blocco dei cantieri, all’apertura di contenziosi e alla rescissione dei contratti per eccessiva onerosità – ha spiegato lo stesso – a causa di una situazione incontrollata che vede rincari fino al 60-70% ed è priva, quindi, di quell’equilibrio di mercato che è alla base dei negoziati”.

Più bonus e sostegni per il settore: perché il Governo dovrebbe intervenire

Per far fronte a questa situazione emergenziale, contrastando gli effetti negativi sul mercato, l’Associazione ha chiesto l’intervento del Governo, che dovrebbe in primis impegnarsi nell’erogazione di maggiori risorse e aiuti.

Stando a quanto sostenuto da Assistal, le misure fino ad ora adottate – 100 milioni di euro per la compensazione degli aumenti registrati nei primi sei mesi dell’anno su tutti i lavori pubblici – si sono dimostrate insufficienti, sia per il mercato degli interventi statali che per le opere del settore privato (anch’esso in grave affanno). 

Intervenire in questo senso diventa necessario, oltre che urgente, perché se si vuole iniziare a pensare alla ripresa, le imprese non possono essere lasciate indietro né possono continuare a operare in queste condizioni o farsi carico di problemi indipendenti dalla loro volontà.
“Bisogna adoperarsi – ha infatti chiosato Carlini – per l’adozione di misure straordinarie e in grado di fornire risposte proporzionate alla gravità della situazione attuale”.
In quest’ottica e a partire da queste consapevolezze si inserisce la proposta avanzata da Assistal al ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili nel governo Draghi, Enrico Giovannini, ovvero: “una revisione dell’art. 106 del codice degli appalti, che reintroduca la norma sulla revisione dei prezzi dei materiali, compresi i vettori energetici”.

Fonte: teknoring