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Guida Enea: ripartizione delle spese del riscaldamento in condominio


Da Enea le indicazioni su come ripartire le spese dei consumi termici negli edifici dotati di impianto centralizzato o di reti di teleriscaldamento.


Ripartizione delle spese del riscaldamento in condominio, come fare? Le indicazioni Enea 

È disponibile online la Guida del Dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’Enea “Ripartizione delle spese dei consumi di energia termica nei condomini”, che fornisce a cittadini, amministratori di condominio e professionisti tecnici indicazioni sulle modalità di ripartizione delle spese dei consumi termici negli edifici dotati di impianto centralizzato o di reti di teleriscaldamento.

La Guida, approvata dal Ministero della Transizione Ecologica, offre:

  • una specifica informativa agli utenti riguardo la ripartizione delle spese di riscaldamento, raffreddamento e acqua calda sanitaria, in base agli effettivi consumi di ogni unità immobiliare, negli impianti termici centralizzati, come stabilito dal decreto legislativo n. 102 del 2014;
  • indicazioni sulle opportunità di risparmio ed efficientamento energetico connesse al rispetto del decreto e sulle sanzioni in merito alla mancata applicazione;
  • specifici casi esemplificativi atti a comprendere meglio la ripartizione delle spese e la finalità della direttiva europea e del collegato decreto.
La Guida fa inoltre riferimento alla normativa tecnica elaborata dal Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (Cti), ente di normazione del Sistema UNI competente per il settore energetico.

Quando si applica la ripartizione dei consumi

La ripartizione dei consumi si applica “nei condomini e negli edifici polifunzionali riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata o da una rete di teleriscaldamento o da un sistema di fornitura centralizzato che alimenta una pluralità di edifici”.
Per condominio si intende un “edificio con almeno due unità immobiliari, di proprietà in via esclusiva di soggetti che sono anche comproprietari delle parti comuni”. Per edificio polifunzionale si intende un “edificio destinato a scopi diversi e occupato da almeno due soggetti che devono ripartire tra loro la fattura dell’energia acquistata”.

Cosa sono e come funzionano i sistemi di contabilizzazione

Per attribuire a ciascuna unità immobiliare una quota della spesa proporzionale al suo consumo individuale, si può utilizzare un sistema di contabilizzazione, definito come un “sistema tecnico che consente la misurazione dell’energia termica o frigorifera fornita alle singole unità immobiliari (utenze) servite da un impianto termico centralizzato o da teleriscaldamento o teleraffreddamento.” Un sistema di contabilizzazione può essere diretto o indiretto.

Ripartizione delle spese di riscaldamento, raffrescamento e ACS

La ripartizione delle spese di riscaldamento, raffreddamento o acqua calda sanitaria deve essere effettuata sulla base del “consumo effettivo”. Il decreto prevede una quota totale di spesa “volontaria” (dovuta ai consumi effettivi volontari di tutti i condòmini) ed una quota totale di spesa “involontaria” (dovuta alle dispersioni dell’impianto di distribuzione). In ogni caso la quota totale di spesa volontaria non può risultare per legge6 inferiore al 50 per cento.

Nel caso di misura diretta la quota totale dei consumi volontari è determinata dal rapporto tra tutti i consumi di energia dei singoli utenti (i.e. energia in ingresso a tutti gli appartamenti) e la misura dei consumi di energia utile totale (i.e. energia in uscita dal generatore di calore), mentre la quota totale dei consumi involontari viene calcolata per differenza.

Nel caso di misura indiretta, sia le quote totali dei consumi volontari sia quelle dei consumi involontari devono essere stimate poiché non possono essere misurate direttamente. Infatti i sistemi di contabilizzazione indiretta non misurano i consumi volontari di energia dei singoli utenti ma forniscono un conteggio utile alla determinazione della percentuale di ripartizione dei consumi volontari. La percentuale di consumo involontario può essere stimata sulla base della norma tecnica UNI 10200 oppure, in alternativa, dal professionista incaricato, sulla base di una modellazione dell’impianto.

Come devono essere informati gli utenti

Il decreto legislativo 102 del 2014 stabilisce i criteri e le modalità con cui devono essere trasmesse le informazioni di fatturazione e consumo agli utenti. Nei condomini e negli edifici polifunzionali in cui sono installati i contatori di fornitura, i sotto-contatori o i contabilizzatori di calore, le informazioni sulla fatturazione e sul consumo devono essere affidabili, precise e basate sul consumo effettivo o sulla lettura del contabilizzatore di calore.

Tale obbligo, ad eccezione dei casi in cui sono installati contabilizzatori di calore, può essere soddisfatto anche con un sistema di autolettura periodica da parte degli utenti, in base al quale questi ultimi comunicano i dati dei propri consumi: in tal caso la fatturazione si basa sul consumo stimato esclusivamente nel caso in cui l’utente non abbia provveduto a comunicare l’autolettura per il relativo periodo.

Le opportunità di risparmio ed efficientamento

La contabilizzazione dei consumi offre importanti vantaggi per gli utenti, sia in termini di gestione del proprio impianto, che di consapevolezza riguardo ai consumi energetici. Un recente studio dell’Enea stima un beneficio pari a circa l’11%, ma che può raggiungere valori anche superiori al 15% solo attraverso la consapevolezza energetica dei cittadini e la modifica degli stili di consumo che, da un lato, conduce a un miglioramento del comfort termico, dall’altro spinge ad adottare comportamenti energeticamente efficienti (quali. ad esempio, modificare gli orari di accensione degli impianti).

Come si effettua lo studio di fattibilità

L’efficienza economica dei sistemi di contabilizzazione può essere valutata con riferimento alla metodologia indicata nella norma UNI EN 15459, quantificando puntualmente sia il risparmio (considerando un beneficio medio percentuale che i sistemi di contabilizzazione presentano) che i costi conseguenti all’installazione. Per facilitare la valutazione della fattibilità tecnica ed economica dei sistemi di contabilizzazione individuale, il Cti ha sviluppato una Linea Guida per la valutazione tecnico-economica per l’installazione dei sistemi di contabilizzazione e termoregolazione.

La Linea Guida presenta una metodologia di riferimento per la stima dei costi iniziali di investimento e dei costi annuali, inclusi i costi di gestione, i costi periodici o di sostituzione, nonché per la stima dei benefici ottenibili dall’installazione dei sistemi di contabilizzazione e termoregolazione ed include indicazioni specifiche per la stima dei principali indicatori economici richiesti nell’analisi di fattibilità economica.

Guida Enea “Ripartizione delle spese dei consumi di energia termica nei condomini”


Fonte: teknoring