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CANAPA: Le nuove frontiere dell’edilizia

La crescente ricerca di materiali ecologici e tecniche alternative di costruzione hanno spinto l’utilizzo e la sperimentazione della canapa come materiale edilizio di ultima generazione.

La storia di questa pianta è però antichissima e la sua versatilità ne consente l’impiego in molteplici campi e nelle più svariate forme.

Bioedilizia

La Canapa, nella bioedilizia, sta avendo un crescente successo come materiale per la costruzione sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico.

Per di più, la sua versatilità la rende applicabile in diversi settori dopo la sua lavorazione, ad esempio come un biocomposito di calce e canapa o come pannelli isolanti.

Un biocomposto versatile

Viene utilizzata in combinazione con la calce per la realizzazione di muri, infatti il canapulo (o legno di canapa), con le sue proprietà isolanti e le sue alte capacità igroscopiche, permette la realizzazione di pannelli, di intonaco e pareti dall’alto potere coibente in grado di assorbire l’umidità e poi rilasciarla attraverso l’evaporazione.

La grande qualità isolante termo-acustica

Come pannelli coibentanti poi, dato il suo ottimo potere isolante termo-acustico, viene impiegata nei muri e nelle pavimentazioni per climatizzare le aree interne e garantire un confort ambientale, avendo anche la capacità di trattenere il carbonio e ridurre le emissioni di sostanze nocive.

Gli impieghi di questa pianta sono molteplici ed infatti recenti sperimentazioni hanno dimostrato anche un suo ottimo utilizzo per la creazione di vernici ad olio di canapa o pannelli di legno di canapa molto più resistenti ed elastici di quelli tradizionali attualmente utilizzati, senza contare le bio-plastiche degradabili ottenute tramite la polimerizzazione della sua cellulosa.

Fonte: https://www.abc.net
Foto: isohemp