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Partenariato pubblico-privato, in consultazione le Linee Guida Anac


Stazioni appaltanti e matrice dei rischi al centro della discussione. Per gli stakeholder c’è tempo fino al 13 dicembre per le osservazioni.


L’ Anac, Autorità nazionale Anticorruzione, ha avviato una consultazione on line in merito all’aggiornamento delle Linee Guida n. 9 (dl 18 aprile 2016, n. 50). Il tema è il “Monitoraggio delle amministrazioni aggiudicatrici sull’attività dell’operatore economico nei contratti di partenariato-pubblico privato”.

Da un’indagine promossa dall’Autorità, emerge che nei contratti di partenariato pubblico-privato le stazioni appaltanti utilizzano in maniera ancora troppo limitata la matrice dei rischi. Un mancato utilizzo che si rileva in particolare per gli affidamenti di importo inferiore a un milione di euro, forse per la difficoltà a gestire uno strumento complesso come il partenariato. Per gli affidamenti sopra soglia, la matrice dei rischi è largamente utilizzata: qui invece occorre verificare la qualità della matrice utilizzata. Per questo l’Anac avvia un’indagine statistica. L’obiettivo è comprendere come effettivamente è stata utilizzata la matrice dei rischi.

Anac: la consultazione aperta

L’Anac ha rilevato che l’utilizzo della matrice dei rischi sembri rappresentare un modo per stimolare un maggiore approfondimento sulle caratteristiche del contratto. Con una conseguente migliore allocazione dei rischi. L’obiettivo finale è infatti monitorare le amministrazioni aggiudicatrici nei contratti di partenariato pubblico-privato. Proprio per verificare l’attività dell’operatore privato, e accertare che da parte del pubblico ci sia una equilibrata ripartizione del rischio. 
Nella seduta del consiglio del 20 ottobre scorso, quindi, l’Autorità ha deciso di procedere con l’aggiornamento, sottoponendo il documento delle Linee guida ad una consultazione aperta al pubblico. Il documento di consultazione è frutto di un tavolo tecnico composto dalla Ragioneria Generale dello Stato, dal Dipartimento per la programmazione della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Oltre alla Direzione Centrale per la contabilità nazionale dell’Istat.

Tempi e modalità

La predisposizione del documento di consultazione ha tenuto conto dei i risultati emersi dalla Verifica di impatto della regolazione. Un’attività che l’Anac ha condotto nel 2021: gli esiti sono stati approvati dal Consiglio dell’Autorità nell’adunanza del 20 ottobre 2020 e pubblicati sul sito istituzionale dell’Autorità. Gli stakeholder potranno far pervenire le loro osservazioni esclusivamente mediante utilizzo di un apposito modulo scaricabile on line entro il 13 dicembre 2021.

L’Anac informa che “Per garantire tempi e modalità certi ed uniformi di trattazione delle osservazioni, contributi inviati in altre modalità (e-mail e cartaceo) ed oltre i termini non possono essere presi in considerazione. I contributi pervenuti saranno oggetto di pubblicazione integrale sul sito dell’Autorità, in forma non anonima. Salvo che, negli appositi campi in fondo al modulo, vengano evidenziate motivate esigenze di riservatezza”.

Partenariato pubblico-privato: il documento di consultazione

Nel documento di consultazione si ricorda che “L’articolo 181, comma 4, del codice dei contratti pubblici attribuisce all’Anac, il compito di adottare Linee Guida che definiscano le modalità con le quali le amministrazioni aggiudicatrici, attraverso sistemi di monitoraggio, esercitano il controllo sull’attività dell’operatore economico (partner privato in un contratto di partenariato pubblico privato)”.

I contratti di partenariato pubblico-privato (PPP), costituiscono una forma di cooperazione tra i due settori “finalizzata alla realizzazione di opere e alla gestione di servizi, nell’ambito della quale i rischi legati all’operazione che si intende porre in essere sono suddivisi tra le parti sulla base delle relative competenze di gestione del rischio”. Le Linee guida fanno riferimento alla “generalità dei contratti di PPP”, individuando una serie di rischi che in linea teorica possono presentarsi.

Rischi e stazione appaltante

Nel valutare l’opportunità di ricorrere ad un contratto di PPP, la stazione appaltante deve considerare attentamente i rischi specifici concernenti l’oggetto dell’affidamento.

 In pratica, “I rischi legati ad un partenariato nel quale la remunerazione proviene principalmente dall’ente concedente sono diversi da quelli relativi a un contratto nel quale la remunerazione è garantita dalla vendita di servizi sul mercato”.
 Inoltre, nel documento si precisa che i rischi elencati e gli adempimenti previsti si riferiscono ad un contratto di PPP “ideale”. Nella pratica gli adempimenti da seguire potrebbero essere tarati avendo a riferimento la “tipologia e l’importo del contratto. Ritenendo, ad esempio, che per affidamenti di importo ridotto possono essere considerati adempimenti minori”.

Fonte: teknoring