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PNRR, varate le linee guida sul progetto di fattibilità tecnica ed economica

Nel documento del CSLLPP l’elenco degli elaborati e il processo che dalla valutazione delle alternative progettuali porta al progetto a base di gara

Si delineano le modalità per avviare i lavori finanziati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e con il Fondo complementare (PNC). Il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici ha messo a punto le linee guida per la redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica relativi alle opere urgenti per il rilancio dell’economia.

Progetto di fattibilità tecnica ed economica per le opere del PNRR

Le linee guida attuano quanto previsto dal Decreto Semplificazioni del 2021 (Legge 108/2021), in base al quale la progettazione e l’esecuzione delle opere finanziate dal PNRR e dal PNC può essere affidata anche sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica. Il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici deve rendere un parere sui progetti di fattibilità tecnica ed economica relativi ai lavori pubblici di competenza statale, o comunque finanziati almeno per il 50% dallo Stato, di importo pari o superiore a 100 milioni di euro. Per i lavori di importo inferiore, il parere del CSLLPP non sarà richiesto fino al 2026.

Ed è qui che entrano in gioco le linee guida, approvate all’unanimità e sottoposte a consultazione pubblica. Le linee guida definiscono i contenuti essenziali dei documenti e degli elaborati da allegare al progetto di fattibilità tecnica ed economica, utili alla formulazione del parere da parte del CSLLPP.


Progetto di fattibilità tecnica ed economica, gli obiettivi

Le linee guida spiegano innanzitutto che i contenuti del progetto di fattibilità tecnica ed economica sono stati individuati sulla base di una serie di obiettivi:
– semplificazione delle procedure per la realizzazione di investimenti in tecnologie verdi e digitali, innovazione e ricerca;
– previsione di misure volte a garantire il rispetto dei criteri di responsabilità energetica e ambientale attraverso la definizione di criteri ambientali minimi (CAM);
– previsione dei contratti collettivi nazionali e territoriali;
– previsione di misure per favorire l’inclusione delle microimprese, piccole e medie imprese nella fase di realizzazione dell’opera;
– introduzione della digitalizzazione in funzione della riforma e della riconfigurazione delle stazioni appaltanti.

Progetto di fattibilità tecnica ed economica, come si redige

Le linee guida spiegano che per la corretta redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica bisogna acquisire un “approccio sartoriale” e attraversare due macro-fasi: la prima riguarda la definizione del “che cosa” deve essere progettato”, la seconda il “come” pervenire ad una progettazione efficiente in modo che l’opera sia sostenibile per tutto il suo ciclo vita.

In primo luogo, quindi, si determina il quadro esigenziale, che tiene conto degli obiettivi generali, delle esigenze della collettività. Su questa base si redige il documento di fattibilità delle alternative progettuali. Le alternative vengono esaminate sulla base dell’analisi costi-benefici e, in via facoltativa, dell’impatto socio-economico ed occupazionale del cantiere.

Dopo aver individuato l’alternativa progettuale preferibile, il documento di indirizzo alla progettazione (DIP) disciplina la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica (PFTE).

Nel progetto può essere condotto un confronto comparato tra differenti tipologie fondazionali, strutturali (in elevazione) e funzionali con l’analisi multicriteri o con analisi speditive di natura quali-quantitativa. Le linee guida raccomandano la puntuale definizione delle tipologie costruttive e funzionali e la stima dei costi, ma anche una attenta analisi del territorio e delle interazioni dell’opera con il contesto. Elementi che, secondo il CSLLPP, conducono alla redazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica “robusto”, cioè non soggetto ad imprevisti.


Progetto di fattibilità tecnica ed economica, i contenuti generali

Sulla base di questo processo, le linee guida individuano 19 elaborati che, in via generale, devono comporre il progetto di fattibilità tecnica ed economica:

1. relazione generale;
2. relazione tecnica, corredata da rilievi, accertamenti, indagini e studi specialistici;
3. relazione di verifica preventiva dell’interesse archeologico;
4. studio di impatto ambientale, per le opere soggette a VIA;
5. relazione di sostenibilità dell’opera;
6. rilievi plano-altimetrici e stato di consistenza delle opere esistenti e di quelle interferenti nell’immediato intorno dell’opera da progettare;
7. elaborati grafici delle opere, nelle scale adeguate;
8. computo estimativo dell’opera;
10. piano economico e finanziario di massima, per le opere da realizzarsi mediante Partenariato Pubblico-Privato;
11. schema di contratto;
12. capitolato speciale d’appalto;
13. cronoprogramma;
14. piano di sicurezza e di coordinamento, finalizzato alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei cantieri, stima dei costi della sicurezza;
15. capitolato informativo (facoltativo);
16. piano preliminare di manutenzione dell’opera e delle sue parti;
17. piano preliminare di monitoraggio geotecnico e strutturale;
18. per le opere soggette a VIA, e comunque ove richiesto, piano preliminare di monitoraggio ambientale;
19. piano particellare delle aree espropriande o da acquisire, ove pertinente.

Al progetto di fattibilità tecnica ed economica deve inoltre essere allegato il documento di fattibilità delle alternative progettuali, che consente di tracciare il processo progettuale condotto.

Fonte: https://www.edilportale.com/news/2021/08/lavori-pubblici/pnrr-varate-le-linee-guida-sul-progetto-di-fattibilita-tecnica-ed-economica_84324_11.html