Alcuni degli ultimi progetti che confermano la grande crescita in verticale di una città che negli ultimi 20 anni ha raddoppiato il numero di torri ed edifici alti dentro il suo tessuto urbano.
Milano è la città italiana che ha sempre dimostrato vivo interesse verso la costruzione in altezza.
Molti sono infatti le torri e gli edifici alti realizzati nel corso del Novecento, in un processo che ha visto una forte accelerazione negli ultimi due decenni.
Alcuni degli ultimi progetti in corso, firmati da importanti nomi nel panorama nazionale, stanno delineando la trasformazione di intere aree o caratterizzano interventi più puntuali, ma spesso legati alla riqualificazione di intorni più ampi.
Confermano come la spinta verso l’alto della città non si fermi, specchio di un’attività di rinnovamento che non ha conosciuto crisi.
Torre Faro A2A
La nuova sede di A2A dovrebbe essere completata il prossimo anno su progetto di ACPV Antonio Citterio Patricia Viel.
Sorgerà sull’asse di collegamento tra la città storica e la trasformazione dell’ex scalo di Porta Romana, in cui stanno sorgendo il Villaggio Olimpico Milano-Cortina 2026 e il business district Symbiosis, dal masterplan affidato a ACPV.
Il nuovo e iconico edificio a torre, villaggio verticale alto 144 metri per 23.000 nuovi mq, accoglierà 1.500 persone estendendo la rigenerazione dell’area agli spazi pubblici circostanti.
6.000 mq di verde con nuove aree pedonali riqualificheranno l’intorno di un edificio dalla minima occupazione di spazio alla base.
Un involucro completamente vetrato comprende uffici i cui flessibili spazi interni sono interrotti dallo Sky Garden, nel suo centro, e da un belvedere a 125 metri di altezza.
Cascina Merlata
Molti edifici alti stanno ancora sorgendo anche in un altro strategico distretto.
È l’area di Cascina Merlata che, nel settore nord-ovest di Milano, sta dando forma a uno dei più importanti progetti di rigenerazione della città.
Il masterplan per la sua trasformazione, risalente al 2011, porta la firma di ACPV e sta realizzando un quartiere vicino a MIND.
Una grande molteplicità di funzioni daranno vita a un nuovo quartiere: residenze per il libero mercato e destinate al social housing, aree commerciali e terziarie direzionali, ma anche importanti servizi pubblici e connettivi come un nuovo parco, asili, scuole e aree gioco e sportive.
Il suo sviluppo, portato avanti per lotti, è affidato alla mano di molteplici studi, che stanno progressivamente completando un progetto che annovera anche diverse costruzioni in altezza.
Ultimi in ordine temporale, la prima parte del 2022 ha completato le torri residenziali R11, destinate all’affitto calmierato, dei veneti C+S – Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini.
Torre Womb
La Torre Womb sarà un bosco di lecci a 88 m di altezza.
Progettato per Reale Immobili dallo studio romano Labics con Arup Italia e Gad, sorgerà nel business district Porta Garibaldi-Porta Volta con 6.300 nuovi metri quadri destinati ad uffici.
Il progetto, frutto di un concorso, sostituisce un precedente edificio risalente agli anni sessanta.
Il suo volume piramidale, in calcestruzzo armato e vetro, riserva una grande attenzione al verde e alla sua presenza per aumentare il comfort ambientale degli spazi di lavoro.
Un’oasi verde accoglie al piano terra, mentre alberi di lecci occupano tutti i suoi spazi aperti, distribuiti in terrazze e logge aperte lungo la sua altezza.
Park Towers
Un altro intervento di demolizione e ricostruzione in altezza sta vedendo la luce nelle vicinanze della fermata M2 Udine e della stazione ferroviaria di Lambrate.
Si tratta del complesso delle Park Towers dei milanesi Asti Architetti, due torri residenziali di 77 e 55 metri affacciate sui 700.000 mq del Parco Lambro.
Circondate da 5.000 mq di verde pertinenziale e dotate di spazi esterni comuni, realizzeranno per l’investitore Bluestone un complesso da 128 appartamenti.
Calvino 11
Lo studio milanese di Alessandro Scandurra, a cui si devono interventi a Cascina Merlata e nel vicino nuovo quartiere Uptown, sta lavorando dentro un altro ex scalo ferroviario, Scalo Farini.
Qui realizzerà Calvino 11, torre residenziale di 22 piani e oltre 80 metri di altezza che, tra il Cimitero Monumentale e Villa Simonetta, prenderà il posto di uffici del gruppo Ferrovie dello Stato acquisiti da Castello sgr.
Impostata su una base rettangolare, offrirà a questa parte di città, in forte trasformazione grazie al progetto Agenti Climatici, i suoi fronti aperti e trasparenti.
Una città che ha sempre costruito in altezza
A partire dalla Torre San Babila, realizzata negli anni trenta per la Snia Viscosa del piemontese Riccardo Gualino, il Novecento milanese è costellato di costruzioni in altezza che ne hanno man mano definito il profilo.
Uno degli edifici più emblematici, il cui fascino resiste intatto ancora oggi, è realizzato negli anni cinquanta sull’omonima piazza del centro città, la Torre Velasca.
Progettata dallo studio Bbpr, dovrebbe riaprire il prossimo anno dopo la conclusione del cantiere che la proprietaria Hines Italia sta portando avanti per traghettarla in pieno nel nuovo millennio.
Altrettanto emblematico è il grattacielo Pirelli, progettato da Gio Ponti, Antonio Fornaroli, Alberto Rosselli e Giuseppe Valtolina ed Egidio Dell’Orto e la consulenza strutturale di Pier Luigi Nervi e Arturo Danusso. All’apertura, nel 1960, è i grattacielo con struttura portante in cemento armato più alto d’Europa.
Gli anni Duemila
Il nuovo millennio ha portato molti nuovi edifici che, privati ma anche pubblici, sono presto diventati nuove icone cambiando in modo importante lo skyline della città.
Nel 2012 viene completato Palazzo Lombardia (Pei Cobb Freed and Partners), nel 2014 il celebrato Bosco Verticale (Stefano Boeri Architetti), mentre la Torre Unicredit (Pelli Clarke Pelli Architects) svetta dal 2012 su tutta l’area di Porta Nuova.
City Life, con i grattacieli di Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Zaha Hadid, ha recuperato l’ex Fiera al portello realizzando anche l’edificio più alto della città.
